Le organizzazioni sono sempre più digitalizzate ed ecco che, accanto al CIO, emergono profili professionali sempre più specializzati, come il Chief Data Officer e il Chief Digital Officer.
Malgrado le recenti stime, non certo positive, sull’andamento complessivo della spesa IT mondiale, secondo una recente indagine condotta da Gartner su un campione considerato rappresentativo di CEO e Senior Executive di aziende con un giro d’affari superiore a 250 milioni di euro qualcosa comincerà a muoversi nel corso di quest’anno in termini di investimenti.
Difficile chiamarlo ottimismo, se pure cauto: più semplicemente, e con ogni probabilità, si tratta di un cambiamento di prospettiva e di scenario, che porta il management a guardare avanti.
Così, il 78% dei rispondenti ritiene di essere oggi in grado di tornare a pianificare l’investimento It sia nel 2013 sia guardando un po’ più in là al 2014.
E nei piani dei CEO il digitale assume un ruolo sempre più importante.
Usciti dalla fase dell’adozione di base, ora, secondo quanto emerge dalla ricerca, CEO ed executive cominciano a guardare avanti e riconoscono la necessità di investire in e-commerce, mobile, cloud, social per poter beneficiare dell’onda lunga dell’abilitazione di nuovi servizi e nuove opportunità di business che ne derivano.
Ed è chiaro che i budget esistenti non sono sufficienti a garantire una reale strategia di ampio respiro.
C’è un dato importante che emerge dalla ricerca: il 52% degli interpellati dichiara di avere una strategia “digital” ed è chiaro che questa affermazione non è senza conseguenze.
Secondo Gartner, diventa fondamentale che i CEO sia capace di definire in modo preciso e condividere con un ristretto gruppo di manager cosa si intende per strategia digitale e come questa coinvolga l’intera strategia di business aziendale.
Perché l’errore da evitare è proprio questo: che una strategia digitale venga vista come svincolata dal ”core” delle strategie aziendali e non come parte integrante di un percorso di cambiamento.
Non solo.
Diventa importante anche identificare nuovi skill e talenti che servono in azienda, inclusi chief data officer, chief digital officer oltre a figure dedicate all’innovazione.
I ruoli diverranno sempre più definiti, tanto che il 19% dei rispondenti già entro il prossimo anno parla di un Chief Digital Officer, mentre il 17% parla di un Chief Data Officer.
E arriva anche il momento che i CIO decidano cosa vogliono fare.
Se intendono mantenere un ruolo di rilievo in azienda, sarà opportuno che guidino al transizione verso il mondo digital. Se invece prevedono che il loro percorso professionale in azienda si avvicina a una naturale conclusione, sarà importante che aiutino le aziende per le quali lavorano facendo da veri e propri incubatori di talenti con skill nell’area dei digital media, della cosiddetta information exploitation e dell’innovazione digitale.