Lo sostiene Csc dopo aver visto i dati emersi della seconda indagine Barometro Srm condotta da Tns-Sofres in grandi aziende europee e nordamericane.
Giunta alla sua seconda edizione, l’indagine Barometro Srm – Supplier relationship management, ha evidenziato come le performance legate alla funzione acquisti hanno assunto un valore sempre più importante all’interno delle imprese. Condotta dall’istituto di ricerca Tns-Sofres attraverso 162 interviste telefoniche ad altrettanti direttori acquisti o manager di aziende private e semi-pubbliche con almeno un migliaio di dipendenti, la ricerca in oggetto ha messo in luce una serie di evidenze utilizzate dal fornitore di soluzioni e servizi It innovativi Csc al fine di delineare tendenze e prospettive delle direzioni acquisti operanti in grandi aziende europee e nordamericane.
Fra le prime evidenze emergerebbe, che beneficiando della recente crisi finanziaria, gli acquisti non sarebbero più considerati semplici negoziatori ma veri e propri esperti in grado di proporre, sempre di più, soluzioni per l’ottimizzazione dei processi aziendali o il miglioramento del design di prodotto.
Di fatto, stando al Barometro che misura la gestione dei rapporti con i fornitori, il ruolo più complesso e strategico acquisito di recente dai direttori acquisti ha comportato una rifocalizzazione della funzione su attività a maggior valore aggiunto, come negoziazione di contratti strategici, analisi delle spese, marketing degli acquisti e interazione diretta con i clienti interni.
Non stupisce, dunque, l’ampio ricorso, anche da parte dei dipartimenti acquisti, delle nuove tecnologie (cloud computing compreso) per sostenere l’importanza crescente del proprio ruolo e dello stesso processo di acquisto. Fra questi, fanno la loro comparsa strumenti It per ottimizzare il workflow e automatizzare il processo procure-to-pay al fine di liberare risorse da destinare ad altre attività più strategiche e in grado di generare maggior valore. Altrettanto interesse sembra venga riscosso da strumenti informativi per l’analisi dei costi, l’e-sourcing, il monitoraggio della qualità dei fornitori e la gestione del ciclo di vita dei contratti, che permettono di ottenere dati e informazioni cruciali per l’ottimizzazione del valore strategico degli acquisti.
Ancora una volta, ad affermarsi sono best practice che, attraverso la condivisione delle risorse, la globalizzazione degli acquisti, l’esperienza di business di fornitori di servizi specializzati o l’outsourcing delle attività a basso valore aggiunto, permettono di ridurre i costi e mantenere i risparmi già acquisiti. Quest’ultime continuano, infatti, a rimanere al vertice nella lista delle priorità dei dipartimenti acquisti mentre il cosiddetto “procurement sostenibile”, che incorpora al proprio interno il concetto di responsabilità sociale dell’impresa nei processi di acquisto, ha riconquistato valore tra le priorità del 2009, anche se le aziende intervistate percepiscono l’approvvigionamento sostenibile come una necessità che resta, comunque, difficile da attuare.
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