Forrester prende posizione: il SaaS va bene per quel software che, sommandolo, fa un quarto della spesa totale del settore. Non sfonda dove regnano legacy, processi e database.
Un recente rapporto di Forrester, nel quale sono stati presi in esame 123 segmenti di mercato, sostiene che il Software ad a Service sta affermandosi concretamente in un area di utilizzi che assomma a un quarto della spesa totale in software per l’azienda.
Per la restante parte l’influsso è ritenuto scarso o nullo.
I muri software più alti per la metodologia cloud sono quattro, e sono stati individuati a livello di stack di base (sistemi operativi e database), sistemi per la gestione It interna e per il data management, applicazioni legacy di processo, applicazioni verticali transazionali.
Nel complesso questi quattro ambiti fanno il 40% della spesa software enterprise mondiale.
Per Forrester il fatto che le aziende preferiscano tenere le applicazioni in casa ha motivazioni palesi: sicurezza, investimenti fatti e da ammortizzare, integrazione interna.
Sempre a livello enterprise il SaaS, nota Forrester, si sta aprendo varchi nel Supply chain management (Scm), specie laddove non pre-esistono situazioni applicative, mentre ha oramai attechito nel Crm e nella gestione delle risorse umane.
Qualche incursione la sta facendo anche nei campi della Grc (Governance, risk e compliance) e nello sviluppo applicativo.
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