Il Clusit lancia l’allarme sicurezza

Gli esperti italiani di security tracciano un quadro della situazione e inoltrano le loro richieste al nuovo governo

Dopo l’allarme lanciato dal Cnipa sulla mancanza di sicurezza nella Pa e il
recente documento dell’Unione europea, anche il Clusit (l’Associazione italiana
per la sicurezza informatica) dice la sua. E lo fa con un’analisi della
situazione approvata dall’assemblea generale e indirizzata al nuovo governo
nella quale rileva la crescita “costante e preoccupante della criminalità on line” e la minaccia degli attacchi Zero
Day
che sfruttano immediatamente le vulnerabilità di un sistema prima
che ne sia nota l’esistenza e approntata la difesa. Altra fonte di pericoli
arriva dal mondo del wireless. Visto il panorama il Clusit ha identificato
alcune aree prioritarie sulle quali è necessario agire che riguardano il
quadro normativo, la Pa con particolare
riferimento alla Pubblica amministrazione locale, la rete a banda
larga
, il mondo delle imprese, la tutela degli
utenti più vulnerabili
e lo sviluppo di un’industria italiana
della sicurezza.



Secondo gli esperti italiani di
security

è necessario chiarire le ambiguità delle norme esistenti e andare cauti con il varo di nuove leggi sull’argomento. Per la Pa è necessario che nelle forniture il costo di una soluzione di sicurezza sia valutato non solo per il prezzo ma anche per la solidità nel tempo, il costo di gestione e la capacità di ridurre i costi per i danni dovuti agli attacchi.

Si raccomanda anche in Italia l’avvio degli Isac
(Information sharing and analysis center) e per la Pa locale è necessaria una
specifica attività di sensibilizzazione, fare crescere le competenze interne
incoraggiare la condivisione di risorse specialistiche sovracomunali.
Nell’ambito dei finanziamenti previsti per la banda larga è indispensabile
ricordarsi degli investimenti per la sicurezza così come, nel mondo delle
imprese, è indispensabile ricorrere a finanziamenti o forme di defiscalizzazione
per ci si preoccupa di proteggere i propri dati in maniera efficace.




La sicurezza oltre che un problema
può essere però anche una grande opportunità. Per questo il Clusit ricorda che è
necessario favorire lo sviluppo di software open source in grado di sviluppare
soluzioni a misura del tessuto reale per le imprese e la Pa.

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