Poche regole auree per proteggere i dati dal caldo e dalle sue conseguenze.
Kroll Ontrack, azienda specializzata nel recupero dati, ha suggerito un utile decalogo per prevenire o ridurre i danni, e preservare i dati, in relazione a eventi ormai usuali nei mesi estivi, come i blackout, provocati da interruzione della fornitura di energia, da fulmini o anche i problemi determinati dall’eccessivo calore.
Proprio il calore può diventare un problema significativo dal momento che il surriscaldamento può far guastare i drive. Serve, dunque, mantenere i computer in un locale fresco e secco in modo da evitare che si surriscaldino.
Poi, se si possiedono server di grandi dimensioni è essenziale garantire un condizionamento adeguato. L’aumento della velocità dei processori ha causato un incremento dei consumi elettrici, che a propria volta esige un miglior raffreddamento.
I fulmini possono essere un altro rilevante problema, tipico dei temporali estivi. Bisogna accertarsi di aver installato una protezione contro le sovratensioni tra la fonte elettrica e il cavo di alimentazione del computer.
Si deve, poi, investire in un sistema Ups, che ricorre a batterie esterne, per mantenere operativi i computer anche in caso di black-out. Gli Ups aiutano anche a completare le procedure di shutdown prima di spegnere il computer e ad evitare perdite di dati.
Vanno controllati regolarmente i dispositivi di protezione. Almeno una volta all’anno occorrerebbe ispezionare i dispositivi di protezione elettrica per accertarne il regolare funzionamento. I modelli migliori dispongono di un led che ne segnala la regolarità dello stato operativo.
In caso di danno, non bisogna scuotere, aprire o tentare di pulire alcun hard disk o server: interventi errati possono rendere più difficili le operazioni di recupero e causare la perdita irrimediabile di dati.
Non bisogna tentare mai di asciugare supporti danneggiati dall’acqua (in caso di infiltrazioni durante un temporale) aprendoli o esponendoli a fonti di calore come ad esempio un asciugacapelli, e nemmeno cercare di far funzionare dispositivi visibilmente danneggiati.
Nelle situazioni mission-critical, infine, si consiglia di rivolgersi a un professionista nel recupero dati prima di tentare una riconfigurazione, una reinstallazione o una formattazione.