Il futuro dei dati? Persistenza, non obsolescenza

Aperti i lavori della quarta conferenza annuale di Compellent, che sta sviluppando un modello fluido di gestione che scala linearmente verso l’alto.

Minneapolis, dal nostro inviato – La tecnologia avanza a ritmo sempre più veloce, come mostrano le consuete comparazioni del tempo di diffusione dei dispositivi per l’utente finale dalla radio ad Internet. Altrettanto interessante è il passaggio dell’economia trainante dall’industria ai servizi per poi approdare al digitale, un approccio incentrato sui dati strutturati e non strutturati e sulla loro gestione.
Su questo argomento è incentrato il Compellent Summit 2010, dedicato a partner e clienti dell’azienda dei Fluid Data ed ospitato a Minneapolis, in Minnesota.
“Quest’anno Compellent è cresciuta del 38%, mentre Emc è scesa del 6% e NetApp del 3%”, ha dichiarato Phil Soran, Ceo e Presidente dell’azienda, nel suo keynote di apertura. Si tratta di un dato estremamente significativo, irrobustito da altri elementi finanziari: il 2009 è stato il sesto anno consecutivo di crescita, che ha portato ad un fatturato di 125 milioni di dollari annui. Proprio oggi è stato annunciato il risultato del primo trimestre 2010: i 31,8 milioni raccolti non sono eccezionali, vista la generale situazione economica, ma certo di buon auspicio per la nuova soluzione zNas appena annunciata.
“Dobbiamo i nostri risultati ad una scelta: abbiamo investito e continuiamo a farlo”, ha detto Soran, “e chiediamo a voi di fare altrettanto”. Molto interessanti anche i numeri dietro ai report finanziari: oltre 3000 sistemi installati in 35 nazioni, su tutti i principali settori verticali, con una soddisfazione del cliente dichiarata del 95%.

Sanità, dati vitali
L’espressione chiave di Compellent sembra essere “persistenza, non obsolescenza”, riferita sia agli asset hardware e software, sia ai dati stessi. Un ottimo esempio di come sta cambiando l’attenzione a questo punto riguarda la sanità, argomento di grande attualità negli States ma anche nel resto del mondo. Introdotto da Brian Bell, Vp worldwide sale, dopo una divertente gag con Soran, Mark Manning di McKesson ha parlato della rivoluzione nel suo settore. L’Enterprise Architect di McKesson ha presentato i costi nascosti della salute (The hidden cost of healthcare) senza limitarsi agli aspetti puramente economici, anzi sottolineando come gli aspetti tecnici influiscono sull’ampiezza della soluzione.
McKesson può parlare di data management a ragion veduta: l’azienda è quattordicesima nella classifica Fortune 500 del 2010, anche grazie ad un Saas sicuro già completamente funzionante nel 2005. La tecnologia fluid data fornita da Compellent è stata scelta dopo comparazione di 5 fornitori concorrenti. L’attuale progetto generale prevede di gestire tutti i dati dei singoli individui, dal certificato di nascita a quello di morte, con diversi interlocutori, diversi diritti di accesso e diverse locazioni dei dati: i vincoli sono tanti e la strada è ancora lunga, ma la direzione sembra fissata.

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