Il futuro del Web per Pwc si chiama mobile

La 12a edizione dell’annuale Technology Forecast di PricewaterhouseCoopers mette in luce l’importanza delle applicazioni Internet mobili, che nei prossimi anni occuperanno un ruolo di primo piano, sia a livello industry che per il consumer.

Nello sviluppo del Web, le applicazioni mobile avranno una parte importante, con grosse possibilità di modificare le caratteristiche del modo di fare business. È quanto emerge analizzando il Technology Forecast di PricewaterhouseCoopers, ormai giunto alla 12a edizione, che evidenzia come il mobile Internet possa avere un peso determinante nel nostro futuro professionale e di persone, sempre ammesso che si possa contare sullo sviluppo tempestivo di device e infrastrutture progettate appositamente per questo utilizzo. Inizialmente, ad affermarsi saranno le applicazioni "in grado di fornire benefici agli utilizzatori – spiega Giampiero Rado, partner di PricewaterhouseCoopers e responsabile per l’Italia del settore telecomunicazioni – nonostante le limitazioni della tecnologia, che deve ancora superare alcuni ostacoli, quali display troppo piccoli e poca memoria per quanto concerne telefoni cellulari e Pda, mancanza di una tastiera dedicata e velocità di trasmissione ridotta. Gli strumenti tramite i quali effettuare il collegamento alla Rete sono, infatti, differenti tra loro e presentano caratteristiche peculiari, che richiedono infrastrutture di comunicazioni ad hoc. Sempre secondo il manager, "l’impatto che il mobile Internet produrrà può essere paragonato alla rivoluzione prodotta dal Web e che stiamo vivendo, in forma seampre più pervasiva, negli ultimi anni.


A livello professionale, poi, la nuova tecnologia, le cui potenzialità possono essere già intraviste pensando alla presa dirompente che hanno avuto i messaggi Sms, costituirà un canale cruciale a disposizione delle imprese per interagire non solo con i clienti, ma anche con dipendenti e partner commerciali. Nonostante si possa, intuitivamente, pensare che il mobile Internet svilupperà la propria influenza soprattuto a livello consumer, nelle previsioni di Pwc risulta proprio essere l’ambito business quello che avrà maggiore margine (si pensi, ad esempio, alle e-mail e alla Sales force automation), pur essendo i confini tra le varie aree d’utilizzo estremamente fluidi e sovrapponibili. "Nello sviluppo delle strategie aziendali – continua Rado –, il canale mobile avrà un ruolo rilevante; basta far correre la mente al settore dei corrieri e trasportatori, solo per esporre un caso.


Lo strumento di consultazione sottolinea come iniziative di B2E (business-to-everything) saranno all’ordine del giorno e consentiranno alle imprese di migliorare i propri sistemi aziendali, accrescendo la produttività in relazione a una forza lavoro sempre più mobile, in quanto all’uso del wireless si affiancherà il Web tradizionale.


L’Europa svetta


L’edizione 2001 del Technology Forecast sostiene che l’Europa, in compagnia dell’Asia, sta guidando lo sviluppo delle reti wireless avanzate e che nel 2004 le revenue prodotte in queste aree saranno pari a 46 miliardi di dollari, contro i 12 degli Stati Uniti. L’America, infatti, è in ritardo nell’adozione delle tecnologie di mobile Internet, anche per un differente approccio allo sviluppo di uno standard unico che, invece, permette ai paesi orientali e al Vecchio Continente di fare investimenti e sperimentare le prime appliance. Un fattore da tenere in considerazione, è il tempo, inteso sia nell’accezione di possibilità di comunicare sempre, velocemente, ovunque e comunque, sia nel senso del lasso che ci separa dalla reale affermazione di tecnologie di 2,5G (leggasi Gprs) e di terza generazione, vale a dire quella necessaria per il successo del mobile Internet. "Nel 2003 – commenta Rado – oltre il 95% degli utilizzatori sfrutterà la reti 2,5G e meno del 5% quelle 3G (Umts, ndr) che saranno sviluppate in tempi più lunghi. I produttori, infatti, spingono maggiormente sul 2,5G, essendo un upgrade e imponendo, quindi, investimenti minori.


Senza farsi intimorire dalle difficoltà, la comunicaizone mobile via Rete, come maggiore business che si possa prevedere per il prosimo futuro, costituisce il leit motiv delle circa 900 pagine del rapporto Pwc. "Si potrà finalmente realizzare – sottolinea il manager – il passaggio all’"anytime, anywhere" superando l’insuccesso del Wap, per il quale non erano state sviluppate strutture ad hoc.


La sicura affermazione del mobile Internet si lega a doppio nodo alla tempestività dell’informazione, a un accesso immediato a strumenti "always on" e, come già detto, alla possibilità di sfruttare ogni nicchia di tempo disponibile, basti pensare al vantaggio di effettuare operazioni di borsa tramite telfono portatile o dispositivo palmare mentre si è in coda al supermercato.


"Affinché il gioco possa risultare vincente – annuncia Marco Rochat, responsabile Emea per il Technology Group di Pwc – pedine importanti sono, infatti, le "killer application", il cui potenziale innovativo è molto forte e tende a sovrastare le soluzioni presenti.


Al fianco delle previsioni sul mobile Internet come accesso principe per la Rete, all’interno del Technology Forecast 2001-2003, PricewaterhouseCoopers dedica attenzione anche ad altri ambiti, trattando, tra gli altri, il tema delle piattaforme emergenti. Un approfondimento è inoltre fornito da cinque interventi, di altrettanti senior executive di società industriali, che fanno il punto sull’andamento della tecnologia nei rispettivi campi di azione. Tra gli intervistati, anche l’amministratore delegato di Ntt DoCoMo, Asp mobile giapponese che conta di espandersi anche in Europa e Stati Uniti.

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