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Il futuro dello streaming: i dati oltre il contenuto

Secondo Grace Ensell, Project Manager di Western Digital, spesso vengono citati in improbabili classifiche i vincitori e i vinti della cosiddetta “guerra dello streaming”. Il termine è comparso per la prima volta nel 2019 e continua ad essere utilizzato per descrivere lo stato attuale del settore dello streaming. La realtà è che, nonostante le turbolenze del mercato, le piattaforme di streaming continuano ad investire parecchio. Film, produzioni televisive, contenuti originali e persino giochi su mobile: il settore è in grande fermento.

Nel 1996, Bill Gates pubblicò il saggio “Content is King” sul sito web di Microsoft. È una frase che, sebbene sia usata spesso in maniera inappropriata, rappresenta ancora oggi il modello di business nel settore dell’intrattenimento. Le stime di Ampere Analysis indicano che le piattaforme di streaming spenderanno complessivamente oltre 23 miliardi di dollari in contenuti originali nel 2023. In effetti, uno dei principali attori di streaming ha confermato da solo l’impressionante investimento di 17 miliardi di dollari per i propri contenuti nel 2023.

Secondo i dati di AGCom, gli utenti di streaming italiani nel settembre 2022 sono stati 15,3 milioni; oggi il 58% delle famiglie possiede un abbonamento attivo ad almeno una delle principali piattaforme di Video on Demand.

Ma, con l’inflazione che colpisce l’economia europea, tante famiglie hanno tagliato le spese anche sull’intrattenimento, e ciò include anche gli abbonamenti mensili alle piattaforme di streaming. A ciò si aggiunge un cambio di strategia da parte di aziende media e investitori, dovuto alla maturazione del mercato dello streaming, con maggiore attenzione alla redditività.

Il “Kingmaker” dello streaming

 La crescente disponibilità di contenuti sul mercato induce le piattaforme di streaming over-the-top (OTT) ad investire in contenuti sempre più localizzati e più pertinenti per i singoli mercati. Lo stiamo già vedendo quotidianamente, con l’utilizzo di effetti di sfondo per adattarsi al mercato regionale in cui è distribuito il film o lo spettacolo televisivo. Lo scopo è quello di mantenere e possibilmente incrementare il numero degli abbonamenti attraverso una migliore relazione con il cliente e un più forte legame di fedeltà al marchio.

Per superare l’aumento dei costi e le disdette degli abbonamenti, le piattaforme di streaming hanno ampliato le proprie librerie di contenuti, cercando di aumentare le proposte al pubblico.

Il numero di film e programmi TV continua quindi a crescere sulle singole piattaforme: ciò sta determinando la necessità di una maggiore capacità di archiviazione dal punto di vista dei dati. Questo crea ulteriori sfide significative per le piattaforme, che si sforzano di offrire un’esperienza senza soluzione di continuità a una base di utenti più ampia.

Cut Editing… Fast & Furios

 Sono lontani i tempi della vecchia Hollywood, in cui, mediamente, un film finanziato da uno studio richiedeva, dallo sviluppo alla post-produzione, tra i quattro e i cinque anni per essere completato. Per esempio, il thriller fantascientifico del 2013, Gravity, ha richiesto ben cinque anni per essere prodotto! Questa è stata da sempre una sfida quotidiana per gli studi cinematografici; le piattaforme di streaming, invece, hanno dovuto cambiare rotta.

Visti gli alti costi di produzione, la sfida principale per una piattaforma è infatti iniziare a monetizzare dai propri contenuti originali il più rapidamente possibile. I principali player del settore stanno cercando di ridurre le riprese principali, trasferendo il materiale girato in uno studio di montaggio al fine di ottenere la maggior quantità di contenuti in post-produzione. Ai fini assicurativi e di sicurezza, queste elevate quantità di dati devono essere memorizzate in modo affidabile. In alcuni casi, un pezzo di pellicola girata può avere tre copie, su due diversi dischi rigidi in loco e uno archiviato in una posizione diversa. E’ la regola 3-2-1.

Nel 1998 la Pixar si stava preparando a rilasciare Toy Story 2. Il film era quasi completo, ed erano in corso le modifiche finali. Per errore, è stato premuto il pulsante sbagliato e il team in studio ha assistito impotente alla cancellazione dei file. Per fortuna, il direttore tecnico supervisor era diventato da poco papà e aveva lavorato da casa negli ultimi tempi e possedeva così un backup recente dei file sul proprio computer. Questo è solo un esempio dell’importanza dell’archiviazione sicura e protetta dei dati nel settore dell’intrattenimento e dei risultati potenzialmente catastrofici a causa di un errore umano.

Dalla fotografia principale alla post-produzione per arrivare al piccolo schermo, i tempi di consegna sono in aumento, mentre l’efficienza è fondamentale per il processo di streaming. Per capitalizzare la velocità, gli streamer devono ridimensionare e definire meglio il loro investimento. I dischi rigidi più veloci continueranno ad essere di supporto e a mantenere una traccia completa dei dati registrati.

 

Grace Ensell, Project Manager di Western Digital
Grace Ensell, Project Manager di Western Digital

VFX – Dati, contenuti e genere dello streaming

 Mentre il settore dello streaming di contenuti continua ad evolversi, sembra che ogni piattaforma di streaming abbia il proprio franchising, dai drammi polizieschi ai musical e, come disse una volta Martin Scorsese, ai film “parco a tema”.

Fantasy, epopee fantascientifiche e grandi film, così come le serie di supereroi continuano a crescere come i loro franchise commerciali. Queste concessioni di vendita hanno trasceso i confini e le culture e sono diventate parte della nostra cultura popolare collettiva. In sostanza, alcuni franchising stanno diventando essi stessi veri marchi. Li vediamo nei nostri supermercati quando acquistiamo vestiti e in altre forme di merchandising, offrendoci un’esperienza di consumo completamente immersiva che va ben oltre un semplice film o serie. Queste concessioni competono al botteghino e nella Top 10 settimanale sulle piattaforme di streaming, e ogni vittoria appare come un distintivo d’onore nella corsa per la supremazia dello streaming. Questi film e programmi televisivi sono realizzati con budget da centinaia di milioni di dollari e continuano a incassare miliardi, attraendo gli esperti più talentuosi del settore. Basti pensare ai complessi effetti visivi (VFX) utilizzati.

Infatti, le immagini coinvolgenti e gli effetti speciali mozzafiato hanno un costo notevole. I dati necessari per creare un singolo effetto speciale possono essere tantissimi: sovrapporre effetti visivi sopra alcune inquadrature, ad esempio sequenze di battaglia, può richiedere anche oltre 1 terabyte (TB) di dati!  È necessario un terabyte per memorizzare una singola ripresa con applicazione dell’effetto visivo. Pensiamo che un film medio di due ore è composto da 1250 singole riprese. Grandi film d’azione e i cosiddetti “blockbuster” richiedono oltre 3000 singole riprese ciascuno. Ora, non tutte le riprese di film utilizzano VFX, ma il consumo di dati di massa continuerà ad aumentare con gli sviluppi tecnologici nel settore. Con un potenziale fino a 3 petabyte (PB; che equivale a 3000TB) di dati richiesti per alcuni dei film più complessi, sono necessarie opzioni di archiviazione avanzate e più veloci. Mentre film e programmi TV entrano nella fase di post-produzione, le unità di archiviazione più veloci e con le massime prestazioni sono fondamentali per conservare queste enormi quantità di dati.

La capacità, le prestazioni e il futuro

La sfida per gli streamer si gioca tutta sulla capacità. Il frenetico sviluppo dei progetti, che supera la velocità dei dati, deve fare affidamento su uno storage di altissimo livello, che dovrà gestire sempre più capacità per soddisfare la qualità crescente dei contenuti.

In termini di grafica, il settore dello streaming sarà caratterizzato da una maggiore innovazione via via che le piattaforme aggiorneranno le proprie linee guida per la produzione di contenuti. Ciò influenzerà il modo in cui i contenuti vengono creati e determinerà nuovi standard anche per la produzione delle telecamere attualmente in uso. Nei prossimi due o tre anni, i consumatori inizieranno a vedere la transizione da 4K (3840 x 2160 pixel) a 8K (7680 x 4320 pixel): ciò segnerà il passaggio a un’esperienza televisiva e cinematografica più coinvolgente per gli spettatori e porrà nuove sfide a livello di singoli dispositivi.

Televisori e dispositivi mobili dovranno infatti consentire ai dati di scorrere ad una velocità sempre più elevata. Per abbinare la capacità e la velocità dei dati scaricati, le unità a stato solido e la memoria flash saranno indispensabili per archiviare e mantenere la crescente qualità dei contenuti, principalmente nel passaggio da 4K a 8K, e poi a 10K o 12K, e per garantire il miglioramento dei requisiti visivi che determinano il successo di un film. Saranno i dati i grandi protagonisti del settore dello streaming e delle prossime future innovazioni.

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