Il futuro è nella professione etica

Il consulente per la responsabilità sociale è destinato a diventare una delle figure professionali più ricercate. E per le aziende arriva una certificazione

Aprile 2005, L’analisi che abbiamo fin qui svolto ha un’interessante
aspetto anche a livello di organizzazione aziendale. Da più parti si
diffondono, infatti, voci su quanto sia importante che ogni realtà aziendale
dia di sé una visione etica. Di impegno sociale e ambientale.
Ma può il business essere etico? Pare di sì. Non per niente a
proposito si sono scomodati anche filosofi, soprattutto della comunicazione.
Perché il vero risvolto è far sapere ai propri clienti che l’impegno
c’è, è costante e attivo. Così si scopre che negli
States le aziende che si dimostrano poco impegnate a livello sociale vengono
addirittura boicottate. Meglio correre ai ripari subito. Ma come? Chi ci indirizzerà
sulle attività più affini alla nostra azienda? Semplice: il consulente
etico. Segnaliamo questa attività come la professione del futuro. Gli
esperti dicono che le candidate migliori sono le donne. Perché questa
figura dovrà dimostrarsi capace di essere empaticamente attenta ai bisogni
e alle richieste. Dovrà sapere ascoltare. Capire punti deboli e potenzialità
di un’azienda. E, quindi, stilare una mappa di attività sociali.
Una bella attività. Di certo da invogliare.
Per questo esistono già realtà, come la milanese Formali, in grado
di preparare e certificare questa figura. Sempre presso Formali si potrà
ottenere la certificazione Sa8000: standard internazionale che qualifica un’azienda
per le proprie scelte etiche e sociali.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome