Il 67% dei responsabili IT italiani prevede di utilizzare il mainframe quanto o ancora più di adesso. Resta lo snodo della formazione. I risultati di un’indagine di CA.
Lo scorso agosto oltre 300 responsabili It hanno partecipato in dieci Paesi (Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Benelux, Scandinavia, Russia, Polonia, Turchia e Repubblica Ceca) all’indagine che Ca Technologies ha commissionato a Vanson Bourne, intitolata “Mainframe – The Ultimate Cloud Platform?”
Le risposte fornite dal 57% degli intervistati hanno evidenziato il bisogno di una maggiore opera di formazione nei prossimi 12 mesi per far fronte al nodo del personale che si occupa di mainframe, ossia la senescenza degli specialisti e difficoltà ad assumere nuovo staff.
Il 75% ritiene che il mainframe avrà un ruolo nelle eventuali iniziative di cloud computing.
Il 67% degli italiani intervistati ha affermato che in futuro prevede di utilizzare il mainframe quanto o ancora più di adesso. Motivi: il cloud computing (37%), il basso costo per transazione (33%), il consolidamento dei server su mainframe (27%) e il green It (27%).
Ma le risorse qualificate disponibili per l’ambiente mainframe sono in costante diminuzione.
Lo studio ha rivelato che il 57% degli italiani avverte la necessità di una maggiore opera di formazione alla luce della mancanza di personale specializzato, causata dalla senescenza del personale qualificato e dalla difficoltà ad assumere nuovi addetti.
Inoltre, il 27% ha affermato che i problemi di personale incideranno sulla praticabilità futura del mainframe.
La risposta a queste esigenze per Ca Technologies è in iniziative come il progetto di una Mainframe Academy europea, partita a novembre a Stoccolma.