La fase di tagli e ristrutturazioni dovrebbe quest’anno, secondo Idc, lasciare il passo a un nuovo sviluppo, guidato dall’accesso a Internet su banda larga, dalla VoIp e dalle tecnologie wireless.
La crisi economica che in questi ultimi anni ha colpito il mercato It, ha senza dubbio avuto ripercussioni anche sul settore delle telecomunicazioni. Tuttavia, secondo Idc, oggi le aziende del settore, dopo un difficile periodo caratterizzato da tagli e ristrutturazioni degli asset, sono pronte ad affrontare nuovi investimenti. Tant’è vero che le stime dicono che il mercato delle Tlc in Europa occidentale salirà a 267 miliardi di dollari nel 2007 (dai 231 del 2002).
Il settore sta vivendo un periodo di forte transizione: migrazione del traffico dalla rete fissa a quella mobile, rivoluzione delle tipologie di accesso Internet a banda larga sia per quanto riguarda l’uso che la fornitura, impatto dei nuovi servizi di telefonia 3G e diffusione della tecnologia wireless. Anche la sesta edizione di European Telecoms Forum, tenutasi di recente a Roma, ha posto l’accento su questa sorta di “rivoluzione”. Idc ha stimato che nel corso del 2004 la crescita del mercato europeo delle telecomunicazioni si attesterà intorno al 4%, cifra che, seppur inferiore a quelle viste in passato da questo settore, rappresenta comunque un dato significativo. Secondo la società di analisi, infatti, il 2003 va considerato come un anno di consolidamento, necessario ai player di questo mercato per considerare la propria situazione economica e costruire le future strategie di crescita.
Le promesse del mobile
Le parole d’ordine di questa “nuova era” del mercato delle telco, secondo gli analisti di Idc, saranno sicuramente mobilità, accesso a banda larga, tecnologia wireless e 3G. “La mobilità – secondo Lars Vestergaard, Research manager Wireless and Mobile Comms di Idc Emea – sembra la tendenza inevitabile nelle modalità di lavoro all’interno delle aziende. I dati Idc rilevano che attualmente già il 50% dei lavoratori europei ne usufruisce con enormi vantaggi in termini di produttività ed efficienza”.
Eric Owen, vp Telecommunications Research, Idc Emea, ha spiegato che a suo avviso, oggi i provider di rete fissa hanno finalmente preso coscienza della migrazione del traffico e quindi delle revenue, verso i network mobili e sono quindi pronti a controbilanciare le perdite con nuovi servizi e iniziative. Secondo la stima presentata da Owen già a partire dal 2005 si inizierà a rilevare un declino dei minuti di traffico telefonico fisso a favore di quello mobile, per arrivare al 2007 quando la spesa del traffico su reti mobili si attesterà su un peso intorno al 30%, eguagliando e cominciando a superare quella su reti fisse.
Così com’è stato per il 2003, gli analisti di Idc credono che anche quest’anno l’area di maggior crescita per l’industria delle telecomunicazioni sarà l’accesso a banda larga, con una stima prevista per la fine del 2004 di circa 35 milioni di connessioni broadband a livello europeo. Secondo Jill Finger Gibson, Research manager European Telecommunications Services di Idc, il settore dei servizi di accesso a banda larga continua la sua costante crescita grazie, sia al sostegno dei governi dei vari paesi europei, (Belgio, Danimarca, Olanda e Svizzera ai primi posti), sia a fattori trainanti come l’aumentata consapevolezza, la maggiore disponibilità e facilità di accesso, la più ampia scelta per gli utenti finali e la sempre maggior penetrazione di Internet.
Le previsioni di Gibson presentano possibilità di ricavo dai servizi a larga banda per oltre 30 miliardi di dollari entro il 2008, con una quota del 30% rappresentata dalla componente business.
Altro importante aspetto affrontato durante la conferenza è stato sicuramente l’analisi della crescita del mercato delle Ip Vpn. Nel 2003 infatti, contrariamente a quanto un paio di anni fa la maggioranza dei provider si aspettasse, il mercato di questo tipo di servizi ha subìto una rapida impennata. I driver principali di questo settore sono state principalmente aziende che, per tagliare i costi e acquisire flessibilità e scalabilità hanno sostituito in parte o interamente le proprie Wan con Vpn a base Ip.
La voce su Ip per le aziende
L’implementazione e l’utilizzazione di questo tipo di servizi all’interno di molte business area, ha finalmente dissolto i dubbi di molti network manager riguardo la sicurezza e le performance di reti private basate su Ip. Questa nuova percezione da sola, secondo Idc, è stata e continuerà a essere il catalizzatore di questo marcato trend.
Strettamente legato alla proliferazione delle Ip Vpn e dell’accesso a bande larga è, senza dubbio, il sempre maggiore utilizzo, in particolar modo nel mercato enterprise, del Voice over Ip.
Pim Bilderbeek, vice presidente European Telecommunications and Networking di Idc Emea, ha fornito uno spaccato del settore Ip Voice, presentando uno studio condotto su un campione di 625 manager europei di reti Wan. Dalla ricerca emerge che più della metà degli intervistati, il 56%, è convinto che il maggior beneficio derivante da questo tipo di servizi risieda nel risparmio sulle chiamate a lunga distanza, mentre il 18% mette al primo posto nella lista dei vantaggi i servizi a valore aggiunto quali videoconferenze e unified messaging. Per quanto concerne il mercato wireless europeo, la società di analisi è convinta che soffra ancora delle difficoltà economiche incontrate ai suoi esordi, e che il più importante evento del 2004 è sicuramente rappresentato dall’imminente rilascio dei servizi 3G da parte dei principali operatori. Tuttavia non sono da sottovalutare le numerose attività in corso mirate ad aumentare la spesa verso i servizi mobili. Infine, da sottolineare un interessante focus sulla proliferazione degli hot spot Wi-Fi in Europa, passati dalle 1.000 unità del 2002 alle 8.200 alla fine del 2003, con una previsione di aumento fino a 70mila entro il 2008, continuando, secondo Idc, a creare opportunità di mercato sia per gli operatori di rete fissa che mobile.
