Una buona trimestrale, penalizzata dall’andamento delle vendite di nuove licenze.
Buoni, ma con qualche neo, i risultati della terza trimestrale di Oracle, chiusa lo scorso 29 febbraio.
La società ha registrato infatti un incremento del 21% nel fatturato, salito a 5,3 miliardi di dollari, mentre gli utili sono a loro volta cresciuti del 25% a 1,34 miliardi di dollari, passando da 20 a 26 centesimi per azione.
Tuttavia, le vendite di nuovi software si sono attestate nella fascia più bassa della forchetta previsionale precedentemente rilasciata, mettendo a segno un +16% a 1,6 miliardi di dollari.
Poiché si tratta di un indicatore fondamentale delle performance finanziarie future, la Borsa ha mal reagito alla notizia, penalizzando il titolo.