I buoni risultati a livello di gruppo confermati dal giro d’affari della filiale italiana che realizza il 14% del fatturato totale
La recessione non tocca l’inglese Azlan. Almeno, questo è quanto si deduce dai dati forniti dall’azienda che ha concluso i primi sei mesi dell’anno fiscale 2002 con un fatturato cresciuto del 14%. Si parla infatti di un giro d’affari pari a 298,3 milioni di sterline con un forte incremento anche a livello di utili (+48%). Buona la crescita della vendita prodotti (+15%) e naturale evoluzione l’ha avuto il fatturato ottenuto dai servizi (+24%). Anche la filiale italiana ha portato a casa buoni frutti, crescendo del 48% e assestandosi attorno ai 118 miliardi di lire. In pratica, la country guidata da Alessandro Limardo rappresenta il 14% del fatturato del gruppo.
Secondo il manager il dato è legato al fatto che “ “abbiamo fatto nostra la strategia di gruppo in un momento in cui la distribuzione in Italia sembra aver imboccato la via della crescita di consolidamento a scapito della specializzazione”. Tra le strategie recentemente adottate anche la volontà di muoversi in stretta aderenza con le politiche distributive e gestionali dichiarate. A proposito Limardo spiega: “specializzazione nel networking; portafoglio selezionato di elevata qualità; fornitura di addestramento e servizi specialistici. Il mercato ha dimostrato di accettare bene quest’approccio che ha contribuito in maniera determinante ai risultati del semestre”.