Il notebook fuori dall’ufficio, consigli per l’uso

giugno 2004 Questo mese abbiamo provato in laboratorio quattro sistemi
portatili che all’apparenza, leggendo le specifiche tecniche inserite
nella tabella qui sotto, sembrano molto diversi tra loro.

Un componente però li accomuna tra di loro: la capacità della
batteria principale. Abbiamo, infatti, deciso di effettuare un test di alcuni
sistemi caratterizzati da differenti componenti hardware, ma con una capacità
della batteria molto simile.

L’obiettivo era di valutare le differenze nelle autonomie dei notebook
con il funzionamento a sola batteria. La capacità di quest’ultima
era per tutti di 4400 mAh, ad esclusione dell’Acer Aspire
1620LMi che integrava un modello da 4000 mAh.

I risultati, come potevamo aspettarci, sono stati molto diversi tra loro.
Siamo passati da 1 ora e mezza del modello Acer alle quasi 5 ore di quello Maxdata.
Ma cosa influenza maggiormente la durata della batteria?

Il monitor consuma molto
I due principali componenti che richiedono maggiore energia sono senza dubbio
il monitor ed il processore. Intel e AMD, i due costruttori di CPU, hanno implementato
nei propri sistemi mobile alcuni funzioni per il risparmio energetico.

Ecco perché il modello Acer Aspire 1620LMi, con un
processore studiato per i sistemi desktop ha un’autonomia inferiore. Anche
il display mette a dura prova le risorse della batteria.

Il modello BenQ Joybook 8100 Y-01, con lo schermo da 15,4”
in formato Wide Screen 16:10, senza effettuare alcuna modifica alla luminosità
del pannello, riduce l’autonomia della batteria di oltre mezz’ora.

Inoltre questo modello supporta la tecnologia ultra Brillante con cui BenQ
ha elevato la luminosità dello schermo (200 nit, ovvero candele per m2).
Ecco perché questo modello supera di poco le due ore di autonomia.

Siamo invece rimasti stupiti dalla non eccezionale durata della batteria del
Fujitsu Siemens Lifebook S7010. Normalmente un punto di forza
dei sistemi Slim o ultra slim è proprio quello di avere un’elevata
autonomia.

Non è, però, il caso di questo modello che implementa un processore
Intel Pentium M ed un luminoso monitor da 14”. Ha invece
battuto tutti i record in fatto di autonomia il modello Pro 7000x prodotto da
Maxdata. Questo sistema portatile, con la capacità della batteria pari
a 4400 mAh, riesce a sfiorare le cinque ore di autonomia senza effettuare alcuna
regolazione di risparmio energetico.

Modificando, invece, le regolazioni siamo riusciti ad ottenere, sempre grazie
al benchmark Mobile Mark 2002, una straordinaria durata della
batteria che è così riuscita a superare le 7 ore (439 minuti).

Vediamo allora quali sono le principali regolazioni che si devono fare nel sistema
per poter incrementare l’autonomia della batteria.

Impostazioni per il risparmio energetico
Le principali impostazioni per il risparmio energetico devono essere fatte nelle
proprietà dello schermo. Con il tasto destro del mouse clicchiamo, quindi,
su un punto qualsiasi dello schermo.

Si apre una finestra in cui dovremo selezionare la voce Proprietà. Di
seguito dovremo cliccare sulla voce Screen Saver, selezionabile nella parte
superiore della finestra e di seguito Alimentazione… Ci troviamo così
nelle Opzioni di risparmio energia.

Windows XP nella finestra Combinazioni risparmio energia fornisce già
delle scelte prestabilite.Per ottenere la massima durata della batteria vi consigliamo
di selezionare la voce Battery max.

In questo modo il sistema spegnerà il monitor dopo 1 minuto di inattività
ed i dischi rigidi dopo 3′.

In caso voleste modificare questi valori potere aprire il menu a tendina di
ogni singola voce ed alzare o abbassare il tempo di attesa. È anche importante
attivare i segnali di allarme che ci avvisano quando è basso il livello
della batteria.

Per fare questo dobbiamo selezionare la voce Avvisi e scegliere a quale percentuale
di carica della batteria bisogna essere avvisati. All’avviso si può
assegnare un suono o un testo.

Scheda dei Notebook testati

• Il test del Benq Joybook 8100 Y-01
• Il test del Fujitsu Siemens lifebook S7010
• Il test del Maxdata Pro 7000x
• Il test dell’Acer Aspire 1624LMI