Il nuovo CeBit: meno hardware, più soluzioni

Dal 18 al 24 marzo 2004 la fiera di Hannover mette a disposizione i propri padiglioni per il CeBit, che stima di avere 6.500 espositori. Meno hardware, più spazio al software che crea valore e occasioni di business per i dealer

28 novembre 2003 Il mercato stenta, ma i vendor sembra incomincino a sentire nell’aria una leggera brezza di ripresa, e non mancano di prenotarsi un posto alla più grande fiera Ict. Il CeBit di Hannover continua a mantenere il proprio primato nell’ambito delle fiere del settore informatico, e pare risentire meno dei suoi concorrenti il calo di espositori e visitatori. Questo grazie anche alla capacità di proporre alle aziende clienti modalità di esposizione mirate, giurando fedeltà al mondo business, senza fare leva sui visitatori consumer per fare numero. Una scelta che sembra incontrare l’approvazione di pubblico ed espositori.
«L’edizione di quest’anno del CeBit ha visto la partecipazione di 6.602 aziende, che hanno coperto con i loro stand ben 347.612 metri quadrati della fiera di Hannover, e che sono state visitate da 556.248 persone – elenca con soddisfazione Jorg Schomburg, managing director worldwide CeBit events -. E’ ovvio che una certa difficoltà, rispetto agli anni passati l’abbiamo sentita anche noi ma, numeri alla mano, continuiamo a rimanere su livelli ben superiori rispetto alle manifestazioni concorrenti».
Tanto per dare un’idea del crollo dell’affezione ad alcune fiere di settore, Schomburg confronta i dati del periodo pre crisi con quelli di quest’anno. Se CeBit è passata dai 398.913 metri quadri del 1999 ai 347.612 del 2003, il Comdex Fall è sceso drasticamente dai 107.299 del ’99 ai 14.000 (circa) di quest’anno, mentre Smau è calato da 106.000 mq del ’99 agli attuali 40/60.000 mq (i dati non sono ancora ufficiali). Stessa storia anche per gli espositori, che a Las Vegas sono passati, dal ’99 al 2003, da 2.134 a 500 circa, mentre a Milano il calo è stato da 2.968 a 1.200 circa nello stesso periodo. Ma i tedeschi non si perdono d’animo, e preparano un’edizione 2004, che si terrà dal 18 al 24 marzo ad Hannover, all’insegna del cambiamento. Tanto per cominciare il software ruberà pesantemente la scena all’hardware, e secondo Schomburg questa sarà la tendenza anche per i prossimi anni. Poco hardware, quindi, per lasciare spazio alle soluzioni, che possono trainare una grande quota di business e generare numerosi posti di lavoro.

«Le aziende oggi non chiedono più il prodotto – riprende -, ma hanno bisogno di una soluzione studiata appositamente per risolvere le proprie esigenze. Il valore aggiunto che viene trainato dall’offerta del software, diventa una grande opportunità per i dealer che saranno in grado di assumere le dovute competenze. Di tutte le terze parti presenti oggi in Europa, la metà di queste è destinata a scomparire entro i prossimi cinque anni se pensano di continuare a focalizzarsi sulla vendita di hardware. È di soluzioni che le aziende oggi hanno bisogno, ma i dealer devono essere adeguatamente preparati per questo business. All’interno del CeBit vi sarà un’ampia area appositamente dedicata ai dealer, con accesso limitato agli operatori, dove si svolgeranno presentazioni, training, tavole rotonde e convegni per venire incontro alle loro necessità di crescita. Altre iniziative dedicate al training dei rivenditori vengono invece svolte anche al di fuori dell’appuntamento fieristico. Tutto con la finalità di farli evolvere verso il valore aggiunto, che sarà la vera ancora di salvezza per i dealer di domani».
Uno spazio dedicato sarà presente anche per l’offerta indirizzata all’e-government, e uno alle piccole e medie imprese, due settori su cui la maggior parte vendor sta ponendo le proprie aspettative. Altri percorsi di visita saranno l’It security, le offerte per bank and finance e lo storage area network, oltre, ovviamente, al tanto di moda wireless.

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