E anche l’It, se usata bene. Lo dice uno studio su 1.214 aziende fatto da Harvard Business Review per conto di Siemens Plm Software.
Dopo la recessione le attività per lo sviluppo di prodotti vincenti saranno sempre più legate a strumenti It avanzati, e guidate da questi, come i software di gestione del ciclo di vita dei prodotti (Plm) e di collaborazione.
È una delle evidenze riportate da uno studio condotto su 1.214 aziende multinazionali da Harvard Business Review Analytic Services, finalizzato a capire come si stanno posizionando le aziende per garantirsi la crescita dei ricavi nella fase di ripresa economica.
L’indagine è stata sponsorizzata da Siemens Plm Software.
In un contesto di concorrenza globale sempre più forte e budget di ricerca e sviluppo sotto controllo, è stato chiesto alle aziende di illustrare i loro piani per migliorare l’efficienza dell’R&D e di spiegare quale ruolo pensano che l’It svolgerà nell’ambito di questi piani.
Le 1.214 società interpellate, appartenenti a diversi settori industriali, dal manifatturiero ai servizi professionali alla sanità, sono state anche interrogate sul ruolo svolto da partner e clienti nei loro processi di sviluppo dei prodotti, e sulle sfide principali che devono affrontare per implementare strumenti It best-in-class a supporto delle loro attività di progettazione.
È emerso che dal 2008 il 55% delle aziende ha operato nell’ottica del miglioramento dell’efficienza R&D, attraverso strategia come l’uso di strumenti It per favorire la collaborazione.
La metà degli intervistati ha dichiarato che una delle priorità principali per il 2011 è aumentare il tasso di innovazione.
Oltre la metà delle aziende ha dichiarato che marketing, attività operative, vendite e amministrazione collaborano con il reparto R&D.
Il 55% ha dichiarato che i partner sono una fonte importante di idee e supporto all’innovazione.
E per il 43% la tutela della proprietà intellettuale rappresenta una sfida nelle relazioni con organizzazioni esterne.
Da tutto il campione è emersa la stretta correlazione fra l’uso efficace dell’It e il lancio di nuovi prodotti.
Solo un’azienda su cinque ha giudicato “buona” la valutazione dei processi legati ai nuovi prodotti da parte della dirigenza. Ma fra le organizzazioni nelle quali i reparti It incoraggiano l’innovazione e l’adozione di nuovi strumenti come il Plm, quasi la metà dei dirigenti ha espresso un giudizio di “buono” rispetto ai propri processi di sviluppo dei prodotti.
Al contrario, le aziende che non utilizzano strumenti It per monitorare lo sviluppo di nuovi prodotti, o sono insoddisfatte del supporto fornito dal reparto It in tal senso, hanno registrato un tasso maggiore di insoddisfazione rispetto ai risultati delle attività di innovazione dei prodotti e all’impatto sui ricavi dell’azienda.
Secondo il sondaggio, i cinque strumenti tecnologici più diffusi nelle realtà che ricevono un forte supporto dal reparto It e operano con successo in ambito R&D sono progettazione e analisi, gestione dei fornitori, gestione dei requisiti di prodotto, gestione strategica del portafoglio di attività R&D, processi di modifica e flussi di lavoro.
In relazione ai piani futuri per l’integrazione di strumenti It più sofisticati nel processo di pianificazione dei prodotti, la gestione strategica del portafoglio è giudicata come un elemento sempre più importante.
Oltre due terzi delle aziende interpellate che utilizzano strumenti It per monitorare lo sviluppo dei prodotti hanno dichiarato che la gestione del portafoglio assumerà grande importanza nella loro organizzazione entro due anni.
Oltre alla capacità di sviluppare un portafoglio migliore, hanno citato anche la possibilità di creare nuovi processi gestiti da team trasversali a diverse funzioni e collegati a partner esterni, assicurandosi in tal modo benefici fondamentali per la gestione del portafoglio di prodotti.
Infine, il sondaggio ha analizzato il valore attribuito ai partner nel processo di sviluppo dei prodotti.
Oltre la metà delle aziende interpellate ha dichiarato che i partner sono importanti nella valutazioni legate al progetto. Entro il 2013, l’86% delle aziende prevede di avere almeno un progetto di prodotto in corso nato dall’idea di un partner.
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