Il supporto Cim e Smi? Non ancora al 100%, ammette Snia

Mentre si prepara la seconda demo pubblica di interoperabilità, l’organismo di standardizzazione riconosce che non tutti i vendor sono allineati negli sforzi di supporto.

11 marzo 2003 A dispetto delle pubbliche affermazioni riguardanti il pieno supporto del Common information model (Cim) e della Structure of management information (Smi), non tutti i vendor sono in realtà impegnati sul fronte dell’adozione di questi due standard. Lo ammette la stessa Storage networking industry association (Snia). Annunciando la seconda demo pubblica di interoperabilità per Cim e Smi, l’associazione ha anche riferito di aver preso in considerazione l’ipotesi di ratificare direttamente le specifiche Smi, non esistendo altro organismo meglio qualificato per farlo.

La dimostrazione di Cim-San-2 avverrà il mese prossimo in occasione dell’evento Storage Networking World, organizzato a Las Vegas. Snia ha citato tra i partecipanti alla demo il nome di sedici aziende di alto profilo, comprese Emc, Ibm, Hitachi, Hewlett-Packard, NetApp, Sun, Cisco, Brocade, McData, Veritas e Ca. Unica assente di rilievo è Dell Computer. Snia ha anche ribadito la stima di disponibilità di Smi entro l’estate, concludendo i lavori di ratifica in tempo per la manifestazione di Las Vegas, quando le nuove specifiche verranno presentate al pubblico. L’associazione non vuole tuttavia sbilanciarsi su quando le due specifiche Cim e Smi raggiungeranno effettivamente lo scopo desiderato: rimpiazzare completamente le Api proprietarie dei sistemi di storage.

Secondo i responsabili Snia, è possibile che già entro il 2003 si vedranno le prime novità con interfaccia Cim annunciate dal grosso dei fornitori del settore. Ma molto dipenderà dalle risorse che le singole aziende saranno disposte a impegnare per la transizione dalle interfacce puramente proprietarie a quelle standard, che dovrebbero facilitare notevolmente l’integrazione di prodotti e sistemi eterogenei, riducendo così i costi di implementazione sostenuti dagli utenti. Il Cim era stato definito in origine dalla Desktop Management Taskforce, che lo aveva sviluppato con l’idea di applicarlo al software di system management. In occasione di Cim-San-2 presentate le estensioni verso i sistemi di storage aggiunte negli ultimi due anni. La specifiche Smi, invece, definiscono il modo di utilizzare il Cim all’interno delle applicazioni di gestione dei sistemi.

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