Da utilizzare con i giochi o per produzioni multimediali in attesa di software a 64 bit
maggio 2004 Senza tanto rumore AMD ha introdotto sul mercato l’Athlon FX 53, evoluzione dell’FX 51 provato sul numero di novembre ’03 con l’unica differenza nella frequenza di clock salita da 2.200 a 2.400 MHz.
L’Athlon FX è realizzato con un processo di costruzione a 0,13 micron e dotato di una cache L1 da 128 KB e una L2 da 1 MB. I transistor sono 105 milioni in un package a 940 pin.
Il punto forte dell’Athlon è l’architettura a 64 bit, grazie alla quale il processore è in grado di gestire nei propri registri interni il doppio dei dati (o istruzioni) rispetto all’architettura a 32 bit. Il che si traduce in una superiore potenza di calcolo a patto però di avere software ottimizzati per i 64 bit.
L’Athlon FX utilizza un particolare tipo di memoria, detta Registered, dotata di un registro nel quale confluiscono tutte le informazioni provenienti dai chip del modulo. La presenza del registro migliora l’affidabilità della trasmissione.
Il controller del processore è interfacciato con un solo circuito e non con 4 o 8 come avviene nelle memorie normali nelle quali è interfacciato direttamente ai singoli chip. Tutti i dati devono trovarsi nel registro affinché la loro trasmissione possa iniziare, il processore quindi riceve tutti i dati nello stesso istante.
La maggiore affidabilità si paga con l’aumento di un ciclo di clock in più per il trasferimento necessario al registro per raccogliere e preparare le informazioni. Inoltre le memorie Registered sono poco comuni e hanno un prezzo superiore rispetto alle normali DDR. Tra qualche mese vedremo però una versione di Athlon FX su socket 939 in grado di utilizzare normali memorie DDR.
L’FX 53 nel Frael
Abbiamo provato l’Athlon FX 53 in un computer fornitoci da Frael, il Leonhard FX53PM venduto a 2.250 euro IVA inclusa. La configurazione comprende una scheda madre Asus SK8N equipaggiata con 1 GB di memoria, una scheda grafica Radeon 9800XT con 256 MB di memoria. Le memorie di Legacy Electronics non sono comprese nella lista di quelle certificate pubblicate sul sito di Asus, nonostante non abbiamo mai avuto problemi nel funzionamento normale e nell’esecuzione dei test.
Il chipset nForce3 Pro150 di nVidia della scheda madre si distingue per l’architettura a chip unico. La stragrande maggioranza dei chipset è in realtà realizzata con due chip: il Northbridge che smista il traffico diretto e proveniente dalla CPU, memoria e il Southbridge, il quale riceve e invia i dati alle periferiche (dischi fissi, PCI, USB, Firewire e altri).
L’integrazione di queste due funzioni in un chip unico si traducono in vantaggi prestazionali, visto che, percorsi di trasmissione ridotti equivalgono a tempi di trasmissione e commutazione veloci. Il problema è che quando nasce una nuova tecnologia, si deve modificare tutto il disegno del chip mentre con Northbridge e Southbridge le modifiche si applicano solo alla parte interessata.
L’nForce 3 è alla base del notevole aumento nelle prestazioni nel test SYSmark 2004 rispetto all’ Athlon 64 FX 51 provato su una configurazione analoga. I 200 MHz in più di frequenza operativa non sono sufficienti da soli a giustificare i 20 punti di differenza.
Negli altri test, meno influenzati dall’efficienza del chipset in quanto mirati a rilevare le prestazioni di parti specifiche del computer, il guadagno deriva solo dalla maggiore frequenza di funzionamento. Il telaio in alluminio ha sulla parte frontale un indicatore di temperatura della CPU illuminato con i colori che variano.
Caratteristiche tecniche
Produttore: Frael
Modello: FX53PM
Scheda madre: Asus SK8N
Processore: Athlon 64 FX 53
RAM: 1 GB
Disco fisso: 120 GB 7.200 rpm Serial ATA
Sezione audio: integrata
Unità ottica 1: Masterizzatore Asus DRW-0402P
Unità ottica 2: Lettore DVD Philips
Altro: modem 56 K, casse Creative Inspire P580, LAN integr.
Sistema operativo: Windows XP Home Edition
Voto globale: 2.250 euro (IVA compresa)
Pro
• Sezione grafica veloce
• Ottima dotazione hardware
Contro
• Prezzo