Si avvia a una prima conclusione il lavoro del Web services architecture working group. Soap si prepara a diventare una delle componenti fondamentali dell’architettura per i servizi.
Davanti alla richiesta di piattaforme sempre più avanzate per lo sviluppo della futura generazione di servizi basati su Web, il World Wide Web Consortium ha deciso di affrontare la vitale questione degli standard, compresi quelli relativi alla messaggistica e all’estensione del Simple object access protocol o Soap. Con 67 membri provenienti da una diversificata selezione di grandi aziende, come Microsoft, Sun o la non tecnologica ChevronTexaco, il Web services architecture working group dovrebbe rilasciare entro aprile la versione definitiva di una bozza che descrive appunto l’architettura necessaria al dispiegamento dei servizi. La decisione scaturisce dall’importanza sempre più evidente di un insieme di standard capaci di supportare le applicazioni di tipo transazionale su Internet e giunge in una fase di acuto scontro “politico” tra i vari protagonisti dell’industria. Il Web services architecture working group si unisce così ad altri analoghi gruppi che in seno al W3c si occupano degli stessi temi, tra cui l’Xml protocol group e il Web services description working group.
Soap sarà una delle componenti fondamentali dell’architettura per i servizi e tra le funzioni del nuovo comitato c’è la stesura degli standard per la scrittura dei servizi, le regole di scambio per le transazioni, la sicurezza. L’obiettivo prefissato consiste nel pubblicare un insieme di regole modulari basate su Xml, che dovrebbe garantire l’assoluta indipendenza dalle piattaforme hardware senza precludere la strada a qualsiasi modello di programmazione scelto dagli sviluppatori.