Il World Wide Web Consortium raccomanda l’adozione di Xml Schema come lingua franca per la standardizzazione di Xml
Il World Wide Web Consortium (W3c) ha formalmente approvato come “specifica consigliata” una proposta di metodo per la definizione della struttura e dei contenuti dei documenti basati su Xml. L’adozione dell’Xml Schema raccomandata dal W3c pone la parola fine nel processo di standardizzazione del consorzio. Lo stato di raccomandazione per la specifica in questione, indica che questa è stata ritenuta stabile ed è stata rivista dai membri del W3c. La nuova specifica definisce così come i programmatori dovranno descrivere i tipi di dati e i documenti basati sulla tecnologia Xml, che pone tag di identificazione su ogni pezzo di contenuto del Web. Il potenziale utilizzo aziendale include le transazioni business-to-business che coinvolgono sistemi multipli. Un’altra tecnologia posta all’attenzione del W3c è la Resource Description Framework (Rdf), che dovrebbe fornire interoperabilità basata su Web tra applicazioni funzionanti sui diversi sistemi. Rdf può utilizzare l’Xml per scambiare descrizioni di ogni risorsa Web, inclusi sorgenti non-Xml. Così, sull’onda di rilasci e sviluppi per la “causa Xml”, anche Microsoft ha fatto la propria parte, rilasciando il Soap Toolkit e altre risorse per Xml su Msdn. Le tre nuove tecnologie sono, infatti, in stretto collegamento con l’annuncio del W3c riguardo l’Xml Schema (Xsd) e sono già disponibili su Msdn. La prima è, appunto, Soap Toolkit 2.0, la seconda è una preview tecnica di MsXml 4.0 (in sostanza, l’Xml di Microsoft) e la terza una beta release di Xml per Microsoft Sql Server 2000 Web Release 2, Beta 1. Il nuovo Soap toolkit semplifica lo sviluppo di applicazioni Soap ed è un supplemento dell’ambiente di sviluppo Microsoft Visual Studio 6.0. La prossima versione Visual Studio, che si chiamerà Visual Studio.Net è attualmente in beta test.