Lunedì prossimo ssarà presentato ufficialmente il nuovo chip a 64 bit di Intel, con il solito gruppo di costruttori allineati con gli aggiornamenti di gamma. Fra le aziende pronte ad approfittarne da subito c’è Unisys, che ha pronta una nuova versione del il proprio sistema a 32 vie.
La lunga gestazione dell’architettura Ia-64 e la successiva uscita di Itanium ha reso evidente come fosse il suo successore, McKinley, il vero grimaldello che Intel avrebbe utilizzato per penetrare nella fascia alta dei server aziendali. Oggi, il processore, nel frattempo ribattezzato Itanium 2, è finalmente disponibile, si presenta con una dote di benchmark e documenti tecnici che ne dovrebbero ratificare l’effettiva competitività con quanto già esiste nel mondo dei 64 bit, ma, ciononostante, l’accoglienza sul mercato non sembra essere quella plebiscitaria che abitualmente accompagna il lancio delle nuove architetture del big americano.
Intel sembra aver fatto le cose per bene, intanto mantenendo i tempi previsti dalla roadmap e poi rendendo disponibile un chip che raddoppia le prestazioni (peraltro giudicate deludenti) del precedente modello, offre versioni a 900 MHz e 1 GHz pur costando più o meno come Itanium 1 e porta la cache fino a 3 Gb. Il costruttore si gioca una fetta consistente della propria credibilità come fornitore di architetture per elaborazioni complesse, cercando di conquistare una quota piccola, ma di alto valore del mercato dei server. Idc, infatti, attribuisce a Intel l’89% del comparto, ma il rimanente 11%, oggi in mano alle tecnologie proprietarie delle varie Sun, Ibm e Hp, rappresenta in realtà il 40% delle vendite complessive in valore.
Un certo numero di fornitori ha seguito come sempre il lancio della Cpu, allineando da subito la propria offerta per il nuovo segmento di mercato. Ma all’appello manca un fedelissimo di Intel come Dell e anche tra i partner abituali occorre fare qualche distinzione.
Unisys, per esempio, rilascerà tra qualche giorno una versione aggiornata del proprio Es7000 a 32 vie. La nuova macchina sarà rilasciata in questi giorni anche se Intel, che fornisce il processore per il sistema Es7000, non ha ancora formalmente annunciato la data di rilascio del proprio processore a 64 bit da 1 GHz. Introdotto nel 1999, l’Es7000 a 32 vie fu il primo server di quella potenza a ospitare processori Intel. In precedenza, i server basati su Intel potevano gestire solo fino a otto processori. L’aggiornamento dell’Es7000 con il processore Itanium 2 utilizza una versione customizzata del chip set Intel E8870 capace di gestire fino a 32 processori in una single box o un cluster fino a 512 processori.