In banca si investe, ma…

La Cassa Lombarda è pronta ad aggiornare il suo sistema informativo ma solo in ottica customer centric e non per seguire le mode


Giugno 2005, È il contrasto tra tradizione e innovazione l’elemento
dominante di questo Reportage realizzato negli austeri saloni di Palazzo Trivulzio,
in via Manzoni a Milano, presso la sede della Cassa Lombarda. Contrasto tra
i sistemi di sorveglianza a circuito chiuso e le pregiate stampe della vecchia
Milano appese alle pareti. Tra il servizio di banking on line e la scelta di
una carta speciale per i blocchi degli appunti. Abbiamo di fronte Vittorio
Gelosa (1)
, responsabile dei servizi tecnologici di Cassa Lombarda,
la cui età tradisce esperienze di lungo corso sulle classiche piattaforme
As/400 di Ibm. A fare visita a Gelosa ci troviamo insieme a Sergio Antonini
(2)
, field partner manager channel sales di Computer Associates e
Gianluca Celauro (3), responsabile area sistemi della Disc,
system integrator di Bergamo. Il bilanciamento tra i valori della tradizione
e la necessità d’innovazione traspare da ogni dichiarazione di Gelosa:
«Bisogna avere servizi standard, come l’on line banking, che offrono
tutti, ma bisogna anche avere il senso della misura. Secondo noi l’informatica
deve servire esclusivamente a facilitare il rapporto con il cliente e niente
di più»
.

Un percorso classico
La storia informatica della Cassa Lombarda inizia realmente nel 1985, con la
costituzione di un centro elaborazione dati interno basato su As/400, per arrivare
al 1997, anno in cui si passa dalla gestione autonoma delle macchine a una struttura
di rete. «In quell’anno – puntualizza Gelosa – già
il 95% del personale possedeva un terminale»
. Nello stesso periodo
si considera l’eventualità di un outsourcing che viene affidato a Cedacri.
«Attualmente Cedacri lavora con noi per l’erogazione di alcuni servizi
su rete in fibra ottica dedicata
– specifica Gelosa -. Ogni sede, inoltre,
dispone di almeno un server di back up ed è in diretta comunicazione
con l’outsourcer»
. Sempre nel 1997 avviene il passaggio a una piattaforma
standard client server, optando per Windows Nt: «Anche se ora siamo
in una fase di migrazione verso Windows 2000
– puntualizza Gelosa – che,
tra l’altro, comporta una certa cautela»
. Un percorso classico, insomma,
fatto di una serie di tappe ben ponderate, sempre nell’ottica di innovare ma
senza strafare.

Lavorare di cesello
Consolidata e standardizzata l’infrastruttura, è il momento di lavorare
di cesello su alcuni aspetti finora poco considerati. «Nella nostra
infrastruttura
– spiega Gelosa – i dati che circolano sono di diversa
tipologia. Alcuni hanno la caratteristica di dover essere "semplicemente"
protetti, per altri deve essere garantito il flusso in tempo reale (si pensi,
per esempio, agli aggiornamenti degli indici di Borsa e dell’andamento del mercato
azionario). Inoltre, dobbiamo puntare necessariamente all’alta affidabilità
dei servizi, infatti lo stesso servizio è sempre ridondante. Con queste
condizioni, diventa necessario essere in grado di monitorare l’attività
di rete per intervenire immediatamente nel caso di eventuali blocchi»
.
La scelta, totalmente lasciata in mano al fornitore Disc, è ricaduta
sulle soluzioni di Computer Associates. Si è optato per le soluzioni
Unicenter di Network management e di System management per la gestione di 30
server Windows e a corredo è stato installato anche BrightStor Enterprise
Backup per la gestione della copia dei dati su una ventina di server distribuiti
in tutte
le sedi.

Un fornitore di fiducia
Disc collabora con Cassa Lombarda da 20 anni. Già, da ben vent’anni.
Dai tempi dell’As/400. È un rapporto consolidato, dunque, e non così
facile da riscontrare. Evidentemente il fornitore non ha mai tradito le aspettative
del cliente. E l’identikit di Disc può farci comprendere il perché.
È un’azienda di Bergamo fondata nel 1984 da ex manager di Ibm e da sempre
focalizzata sull’ambito bancario. Gli 85 tecnici, su un totale di 110 dipendenti,
mangiano "pane e As/400" da sempre, essendo storicamente questa la
piattaforma più diffusa nel mercato delle banche. Dallo zoccolo duro
degli As/400, però, Disc ha saputo ampliarsi ai mainframe zSeries e ai
sistemi di rete basati su piattaforme "Wintel". «Le esigenze
del cliente
– spiega Celauro di Disc – richiedevano una soluzione di
back up e di network management in grado di monitorare la rete in tempo reale
stando attenti anche al costo dell’investimento e alla facilità di implementazione
e di utilizzo»
. «Dopo un’indagine approfondita di ciò
che offre il mercato, la nostra scelta
– prosegue Celauro -, che il
cliente ha accettato con fiducia, è ricaduta allora sui prodotti di Computer
Associates che permettevano di risolvere sia il back up che il network management
a un prezzo accessibile. In questo modo non avremmo dovuto affidarci a due partner
diversi, evitando i problemi legati al licensing»
. Questo anche perché,
come afferma Gelosa: «Nessun fornitore si è presentato con
un bundle di questo tipo»
. Il progetto è stato sviluppato
in sei mesi, di cui una minima parte di effettiva implementazione.

E ora cosa manca?
Manca la sicurezza forse? «Ci siamo occupati della sicurezza dei dati
già dal 1996
– afferma Gelosa -, ora lavoriamo solo al consolidamento».
E lo storage? «La gran parte dei nostri dati viene gestita dal nostro
outsourcer, Cedacri
– ricorda Gelosa -, ma non abbiamo ancora studiato
a fondo un progetto di Information lifecycle management»
. Insomma,
con calma e ponderando pregi e difetti, con un’occhiata alla spesa, potrebbe
arrivare il momento di investire ancora.

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