Il titolo chiude in calo dell’11% rispetto alla quotazione iniziale di venerdì. Quanto pesa la spinta emozionale?
Non è andata bene la seconda seduta in Borsa del titolo Facebook.
Spenti i riflettori, finito il clamore del debutto, è come se la realtà, o forse sarebbe più corretto dire il realismo, prendesse il sopravvento.
Così, nella seduta di ieri il titolo ha perso l’11% lasciando un po’ di amaro in bocca ai sottoscrittori della prima ora.
Sul terreno sono rimasti 4,20 dollari per ciascuna azione, tanto che il titolo oggi è sceso dai 38 dollari del debutto agli attuali 34.03 dollari.
Va detto comunque che l’interesse continua a essere importante: anche se qualche investitore istituzionale, forse per compensare la sbornia dei giorni scorsi, sembrava guardare a titoli più consolidati, nondimeno sono stati scambiati 168 milioni di azioni, facendo di Facebook uno dei titoli più attivi alla Borsa di New York.
E se Forbes decide per la strada drastica e parla di flop tout court, qualche analista avanza comunque ipotesi interessanti: c’è un aspetto emozionale molto forte intorno al titolo del social network. E così come l’emozione e l’entusiasmo hanno accompagnato la settimana del roadshow, facendo lievitare il titolo, la stessa spinta emozionale, dopo una serie di valutazioni meno positive sull’azienda e sulle sue prospettive di sviluppo apparse nel fine settimana, ha spinto al ribasso il titolo nella seduta di lunedì.