Abbiamo provato per voi il nuovo sistema NAS di Synology DS923+. Appartiene alla serie Plus, dedicata al mondo dei piccoli uffici dove alle capacità di stoccaggio e protezione dei dati si aggiungono anche funzionalità estese, pensate per offrire versatilità al prodotto e durabilità nel tempo dovuta alla capacità di espansione che il server offre.
L’hardware
Il DS923+ è dotato di 4 alloggiamenti per hard disk da 3,5” di tipo SATA, installabili senza l’uso di viti e sostituibili a caldo; negli stessi alloggiamenti possono trovare posto anche dischi da 2,5”, per poter sfruttare la velocità delle memorie a stato solido. Completano le possibilità di memorizzazione dati anche due slot di tipo SSD M.2 NVMe, facilmente accessibili tramite due sportelli dedicati posti nella parte inferiore.
All’interno del server troviamo un processore AMD Ryzen R1600 dual-core e 4GB di veloce memoria RAM DDR4 ECC, espandibile fino a 32GB. L’architettura x86-64 è ancora quella che permette di garantire una vita maggiore ai prodotti, visto che in genere quanto proposto con tecnologia Arm difficilmente permette di aggiungere memoria o integrare molti dispositivi esterni; in genere ha consumi elettrici, costi e temperature più elevati, scelte che in un server NAS da ufficio possono risultare non fondamentale nella scelta.
Oltre ai vani per gli hard disk e per le unità M.2, troviamo due porte USB 3.2 Gen 1, rispettivamente la prima facilmente accessibile sul pannello frontale, l’altra su quello posteriore, e una porta eSATA per collegare unità esterne come l’Expansion Unit DX517 a cinque vani disco, capace di portare la massima dimensione dello spazio di storage installabile da 54TB a 126TB.
Le connessioni alla rete sono garantite da due porte da 1 Gigabit che possono essere utilizzate insieme con la Link Aggregation per fornire failover di rete, nel caso una delle due interfacce abbia problemi di connessione, o per meglio bilanciare il carico dei diversi servizi. Nelle nostre prove la rete si è sempre comportata bene, fornendoci dischi di rete responsivi dove poter leggere e scrivere i nostri file memorizzati sul NAS. In alcuni casi potrebbe però essere utile avere una maggiore banda: Synology offre una scheda di espansione, chiamata Modulo di aggiornamento di rete, dotata di una porta RJ45 10 GbE.
Synology DS923+ Dischi.jpg: Per la nostra prova abbiamo installato dischi Synology della serie HAT5300, hard disk drive progettati proprio per l’utilizzo in sistemi server come il NAS oggetto di questa prova. Non servono viti per fissare fermamente i dischi alle loro custodie.
Il software
L’hardware fin qui descritto viene gestito dal sistema operativo che Synology sviluppa ormai da quasi vent’anni e che è qui giunto alla versione 7.1.1. Basato sul kernel di Linux, è implementato per nascondere all’utente la complessità della gestione di sistemi server con unità dischi in RAID portando tutte le opzioni di configurazione e utilizzo quotidiane in un ambiente desktop a finestre fruibile all’interno della finestra di un browser. DiskStation Manager, o DSM, è al contempo centro di controllo e piattaforma nella quale installare numerose applicazioni di terze parti, servizi completi e framework di programmazione nei quali poter installare ulteriore software.
All’ampia disponibilità di pacchetti pronti all’uso già disponibili nel Centro Pacchetti, si aggiunge tutto quanto reso disponibile come container Docker, tecnologia di virtualizzazione ormai diventata standard nella distribuzione di servizi web. La ricerca delle immagini, il download e la configurazione delle stesse è gestita tramite un pratico wizard guidato, adatto anche alle persone alle prime armi.
Nei casi nei quali la virtualizzazione tramite container non si rivelasse sufficiente, viene resa disponibile anche un’applicazione in grado di avviare e gestire macchine virtuali complete, nelle quali installare ad esempio Windows o Linux. Abbiamo trovato tutti questi meccanismi molto pratici, compresa la gestione di snapshot dello stato delle macchine virtuali così da poterne fare un ripristino in un secondo tempo; per l’utilizzo con più virtual machine abbiamo trovato la quantità di memoria RAM base, 4GB, un po’ limitata, e pertanto consigliamo di valutarne l’espansione, se si desidera usare questo tipo di funzionalità sul server Synology.
La gestione dei file in DSM è uno dei suoi punti di forza, come si può immaginare da un server NAS: il sistema operativo permette la creazione con pochi click di volumi e cartelle condivise, subito esportate con le più diverse tecnologie disponibili, SMB per Windows, AFP per macOS, NFS per sistemi server e così via. Permessi e utenti sono semplici da gestire, sempre con pochi click in menu contestuali, così come la creazione di immagini istantanee, o snapshot, a protezione della modifica o cancellazione non voluta dei dati. Ogni funzione del NAS è contenuta in una sua applicazione, scelta che si rivela molto ordinata; mostra infatti a colpo d’occhio che cosa si può impostare e che cosa è stato già gestito.
I servizi online
Il software e l’hardware che compongono il DS923+ sono autonomamente in grado di fornire all’acquirente un ottimo server NAS, ma non solo, all’interno del suo ufficio o della rete casalinga. Se per molti utilizzi questo tipo di configurazione, quella relegata alla sola LAN, è più che ottimale e talune volte consigliata, a tanti utenti può tornare utile il bouquet di servizi online che vengono proposti da Synology all’interno della sua offerta, in parte compresi con l’acquisto del NAS, altri che richiedono un abbonamento o un canone legato all’utilizzo.
QuickConnect rientra nel primo caso: un servizio gratuito che permette di accedere, mediante connessione cifrata e sicura, al proprio server senza che questo pubblichi in rete direttamente i suoi servizi; per quanto sicuri e storicamente ben difesi, server configurati in maniera troppo leggera possono essere vittime di attacchi di diverso tipo, dal cryptolocker all’esfiltrazione di dati a scopo ricattatorio, e uno dei modi migliori per difendersi consiste nel non pubblicare servizi che poi possano trovarsi con problemi di accesso; fra gli altri metodi di protezione, scegliere password sicure e tenere il sistema aggiornato sono parte del set base. QuickConnect crea un ponte fra la Internet pubblica e il proprio NAS usando come punto di ingresso il sistema cloud di Synology, progettato proprio per tutelare i clienti dell’azienda taiwanese.
Gli amministratori di rete gradiranno il servizio ActiveInsight, gratuito nella versione base, capace di monitorare lo stato di più server diversi, verificandone CPU, memoria e temperature (fra le altre informazioni) e bloccando accessi indesiderati, una delle funzioni presenti solo nella versione Premium.
A questi servizi si aggiunge la suite cloud https://c2.synology.com/, che comprende storage per la gestione dei backup offsite, sistemi centralizzati di videosorveglianza e molti altri servizi per i quali rimandiamo a una precedente prova tecnica.
Conclusioni
In questa settimana di utilizzo del Synology DS923+ nelle nostre attività giornaliere abbiamo potuto apprezzare un server sempre responsivo, silenzioso nonostante le due ventole da 80mm, ricco di funzioni e al contempo facile da adattare al nostro workflow. La dotazione base di ben quattro alloggiamenti per i dischi, oltre ai due aggiuntivi per le unità flash configurate come cache di lettura e scrittura, ci garantiscono di poter far crescere lo spazio all’aumentare delle nostre necessità. Stesso discorso per la memoria RAM, ottimale nella configurazione base per permetterci di gestire i nostri file, indicizzandone il contenuto e servendoli nel migliore dei modi; attivare servizi virtualizzati non pesa sulla CPU, e sapere di poter estendere la RAM ci ha permesso di poter costruire servizi più complessi. Viene venduto con prezzi che oscillano fra i 600 ed i 700 euro senza dischi; molti rivenditori online propongono dei bundle già con diverse configurazioni disco preinstallate.