Nove unità disco in una sola unità rack: questa è la capacità del server TS-983XU-RP, il NAS Qnap più piccolo fra quelli pensati per il mondo small enterprise. Lo abbiamo provato e vi raccontiamo in questi paragrafi come si comporta e le nostre impressioni.
All’interno di uno chassis rack da 1U interamente metallico troviamo un sistema gestito da un potente processore Intel Xeon E-2124 dotato di clock a 3,3 GHz e ben 4 core; questo processore, disponibile sul mercato dei server dalla fine del 2018, è un’ottima soluzione per server entry level, capace di fornire potenza e stabilità, lavorando in continuità senza interruzioni. Viene affiancato a 8 GB di veloce memoria RAM di tipo DDR4 dotata di tecnologia ECC (Error Correcting Code), capace di rilevare e correggere gli errori in memoria a livello di singolo bit: sebbene gli errori nelle memorie DRAM moderne siano molto poco frequenti, l’elettromagnetismo presente nei data center può causare mutazioni imprevedibili che possono causare errori nelle applicazioni o crash di sistema; l’uso di memoria dotata di controllo errori, come quella presente in questo server, è quindi importante in prodotti destinati a un uso continuativo dove la stabilità è importante. La memoria può essere espansa sostituendo aggiungendo o sostituendo i banchi fra i 4 disponibili, arrivando a un massimo di 128 GB per le applicazioni più impegnative.
Ridondanza è una delle parole chiave di questo server: due sono gli alimentatori da 300W cadauno, che se collegati a differenti sorgenti di corrente elettrica possono garantire continuità di servizio nel caso fallisca una delle linee; due sono le porte Gigabit Ethernet, configurabili indipendentemente grazie al sistema di Smart Switch software presente all’interno del sistema operativo; due infine sono le porte di rete veloci 10 Gigabit Ethernet. Queste sono dotate di connettore SFP+ con tecnologia SmartNIC e sono ottimizzate per trasferire file di grandi dimensioni e gestire le applicazioni di virtualizzazioni su piattaforma VMware; sono montate su un controller NVIDIA Mellanox ConnectX-4 Lx, di fatto un acceleratore programmabile capace di scaricare molto del lavoro per il trasferimento dei dati dalla CPU, massimizzandone l’efficienza.
L’archiviazione dei dati, funzionalità primaria in un NAS come questo, è effettuabile utilizzando i nove slot disponibili. I primi quattro si presentano come baie tradizionali accessibili dal pannello frontale e capaci di contenere indifferentemente unità disco da 2,5” e da 3,5”; oltre a questi è possibile installare all’interno del server fino a cinque unità SSD da 2,5”, semplicemente smontando il pannello superiore ed avvitando i dischi ai supporti disponibili. Nella nostra prova abbiamo scelto di installare solo unità SSD in questi supporti, ottenendo un sistema estremamente responsivo alle operazioni di I/O: il costo per soluzioni di questo tipo è ancora molto elevato, ma grazie alla tecnologia di caching su SSD che il sistema operativo è in grado di effettuare, è possibile accoppiare dischi tradizionali, più economici e capienti, a unità SSD da dedicare alle operazioni a maggiore efficienza. Il NAS permette di gestire in contemporanea alcune unità come cache e altre per creare pool di archiviazione ad alte prestazioni, utili per contenere ad esempio i dati delle macchine virtuali utilizzate con maggiore intensità.
Il Qnap TS-983XU-RP offre all’utente la possibilità di espanderne le caratteristiche ben oltre la memoria e lo storage: comprende infatti uno slot PCIe Gen 3 x16 nel quale è possibile installare schede di rete ancora più performanti di quelle già installate e capaci di arrivare a velocità fino a 40 Gbit/secondo, oppure schede grafiche non alimentate come ad esempio la Geforce GT 1030 di Nvidia. L’installazione di una GPU aggiuntiva velocizza i task di elaborazione a rete neurale che possono esser fatti girare nel software disponibile a bordo: un uso tipico consiste nella suite di applicativi QVR Face che permettono di registrare flussi video provenienti da telecamere IP ed elaborarli in tempo reale, identificando i volti all’interno di database di profili locali e valutandone età, sesso e le emozioni.
Il sistema operativo che anima questo server è QTS 5, l’ultima versione dell’OS proprietario di QNAP. Basato sul kernel Linux 5.10, QTS è estremamente ricco, permette la configurazione in dettaglio di ogni aspetto del server direttamente dall’interfaccia grafica fruibile nel browser e soprattutto può venir espanso con un ricco catalogo di applicazioni aggiuntive, prodotte da Qnap e da terze parti come McAfee, TeamViewer e molti altri. Al catalogo, già di per sé molto ampio, possono essere aggiunte anche applicazioni virtualizzate in container di tipo Docker e LXC; infine, il sistema VirtualizationStation 3 già installato con il sistema operativo è un hypervisor capace di eseguire intere macchine virtuali.
Dove abbiamo trovato molto efficace il Qnap NAS TS-983XU-RP, grazie anche alle sue due porte veloci da 10 GbE, è nel presentarsi come terminale iSCSI ai software di virtualizzazione VMware, Citrix, Microsoft® Hyper-V e Windows Server 2016.
Il Qnap TS-983XU-RP è un ottimo server entry level per l’installazione in armadi rack; nonostante l’essere il piccolo fra i server rack, è dotato di caratteristiche hardware che gli permettono di essere un ottimo data storage per aziende di piccole e medie dimensioni, gestendo flussi di dati anche importanti e potendo essere espanso al saturare delle performance.