Come previsto, entra con oggi in vigore il nuovo regolamento dell’AgCom per la tutela del diritto d’autore, così come approvato lo scorso 12 dicembre dal Consiglio dell’Autorità.
Come previsto, entra con oggi in vigore il nuovo regolamento dell’AgCom per la tutela del diritto d’autore, così come approvato lo scorso 12 dicembre dal Consiglio
dell’Autorità.
Il nuovo regolamento, così come si legge sul sito dell’Autorità ha come obiettivo promuovere ” l’offerta legale di contenuti digitali e definisce le procedure di enforcement nel caso di violazioni commesse in rete o sui mezzi radiotelevisivi”.
Concretamente questo significa che chiunque da oggi in poi ha la possibilità di chiedere all’Autorità la rimozione dei contenuti online che consideri lesivi dei suoi diritti: per la presentazione delle istanze AgCom ha predisposto un’area dedicata sul suo sito oppure all’indirizzo www.ddaonline.it. Sempre online sono disponibili anche un manuale d’uso e la guida alla compilazione del form.
L’istanza viene presentata esclusivamente in modalità telematica e la procedura è stata sviluppata in collaborazione con Fondazione Bordoni.
Dal momento della presentazione dell’istanza, AgCom dovrebbe esprimersi sulla sua fondatezza nell’arco di una settimana, per poi procedere direttamente presso i gestori del sito Internet interessato qualora ravvisi elementi sufficienti a configurare una situazione di violazione.
A sua volta, chi riceve la notifica di violazione ha cinque giorni di tempo per presentare le sue controdeduzioni, senza le quali AgCom è titolata a ordinare la rimozione dei contenuti o a chiederne la disabilitazione all’accesso.
Nelle sue note AgCom tiene a precisare che la nuova normativa non riguardi gli utenti finali, ovvero chi carica o scarica un contenuto: destinatari delle notifiche sono esclusivamente i gestori dei siti.
Parimenti l’Autorità sottolinea come il nuovo regolamento esplicitamente escluda il principio americano del notice and take down.
Tuttavia, come sottolineano in queste ore numerose voci in rete, numerosi sono ancora i punti di incertezza sul nuovo regolamento, in particolare per quanto riguarda gli oggetti specifici delle denunce (singole pagine o URL generici?).