Creare siti Web all’italiana piace, specie ai tedeschi. La scalata di Website X5 nei negozi del mondo.
Per il 70% Incomedia vende all’estero e il maggior mercato quello di lingua tedesca (30%), cioè Germania e Svizzera.
La società di Ivrea guidata da Federico Ranfagni si conferma essere uno dei casi di eccellenza dell’It nazionale che sa imporsi sul mercato globale, anche nella Gdo e tramite e-commerce.
«In Germania abbiamo sei agenti che lavorano sul retail – dice Ranfagni, che ricorda – l’esordio all’estero lo facemmo in Svizzera tramite un distributore, Atena, che ci ha portato da MediaMarkt. Ora abbiamo il 70% del mercato retail elvetico per categoria di prodotto».
Dopo due missioni a Tokyo, quel il prodotto di punta, lo strumento per la creazione e gestione di siti Website X5, è localizzato e venduto anche in Giappone.
Negli Usa, tramite un republisher, è arrivato nelle catene retail. E poi Middle east, Arabia anche in Australia.
WebsiteX5, dunque, è un prodotto completamente made in Italy, localizzato in 18 lingue (spesso in maniera gratuita, dai forum e dai fan): «abbiamo rigettato tutte le proposte di delocalizzazione», ci ha detto Ranfagni.
È sviluppato a Ivrea da quattro programmatori.
Gode di un totale di 400mila utenti, accumulati dalla nascita, avvenuta nel 2001. «In un’altra era» ammette Ranfagni .
L’evoluzione 9 è arrivata lo scorso anno. Da poco è uscita una suite.
Venduta a 89 euro, solo per piattaforma Windows, include per un anno nel pacchetto anche l’accesso a un provider.
Chi sono gli utenti italiani di WebsiteX5? «Al 40% piccole imprese, 10% medie imprese, il resto è chiunque», ci dice Ranfagni.
Fra i competitor c’è anche Joomla? «Si – ammette – ma il nostro prodotto è più semplice. Puó creare un negozio di ecommerce, con merchant su paypal in modo intuitivo».
Tutti i siti creati sono fruibili da piattaforme mobili.
Ci sarà una versione per lo sviluppo di app? «Ci stiamo pensando», ammette Ranfagni.