Riappare, in una nicchia più contenuta, uno standard tecnologico che prometteva di contrastare Pci, ma non è riuscito nell’impresa, soprattutto dopo che Intel e Microsoft lo hanno abbandonato.
Nel mondo dell’informatica aziendale convenzionale, lo standard di connettività ad alta velocità Infiniband non ha avuto l’impatto sperato, ma non è escluso che le specifiche proposte da Ibm, Intel, Hp, Compaq, Dell e Sun Micro trovino nuova linfa nel campo dei supercalcolatori. Il celebre Los Alamos National Laboratory ha installato un sistema di supercalcolo costituito da 128 macchine collegate proprio con InfiniBand e tutta una serie di aziende che sviluppano prodotti per questo tipo di interfaccia ad alta velocità hanno dimostrato le loro tecnologie in occasionedi Sc2002, la manifestazione dedicata al supercomputing organizzata in questi giorni a Baltimora.
L’insperato ritorno di entusiasmo nei confronti di InfiniBand è una vera sorpresa per i fautori di uno standard che inizialmente ambiva a sostituire l’onnipresente Pci, l’interfaccia universale delle periferiche di espansione dei pc. InfiniBand non è riuscito a imporsi e Intel e Microsoft hanno abbandonato la partita. Se oggi questo sistema verrà accettato dalla comunità del supercalcolo, potrebbe arrivare a costituire una seria minaccia per aziende come Myricom e Quadrics, entrambe impegnate sul fronte dell’hardware di connettività proprietario. Oggi l’approccio ai supercomputer è molto diverso rispetto alle macchine monolitiche come il Nec Sx-7 e molti stanno esplorando il concetto di clustering di architetture più economiche. InfiniBand non ha sedotto l’industria del pc, ma ha saputo raggiungere velocità di trasferimento dei dati che standard di connettività come Ethernet o Fibre Channel non sono ancora capaci di ottenere.
La versione 4x di InfiniBand lavora a 10 gigabit al secondo e c’è una versione 12x in arrivo. La maggior parte delle installazioni Ethernet, per contro, arrivano a 1 gigabit al secondo e Fibre Channel si è consolidato sui 2 gigabit di velocità. Interessata alla cosa Dell ha subito fatto sapere di voler integrare InfiniBand nei suoi prossimi computer modulari e di aver iniziato i test sui cluster basati sullo stesso standard. A Sc2002, Paceline Systems e InfiniSwitch hanno presentato switch ad alta velocità per l’interconnessione dei dispositivi, mentre Topspin Communications sfrutta lo stesso sistema per realizzare switch basati su processori della Mellanox e Jni costruisce le schede di interfaccia da installare nei server clusterizzati. Il supercomputer del Los Alamos è stato costruito collegando 128 computer con duplice processore Intel Xeon della Promicro Systems.