La società, che ha acquisito Ssa e Baan negli scorsi anni, punta ora al riconoscimento del proprio brand con azioni che coinvolgono il canale delle terze parti
È da cinque anni che esiste il brand, poco noto al mercato rispetto ai nomi che via via sono entrati a far parte della sua organizzazione, e ora Infor vuole proporsi con maggiore enfasi al mercato e al canale cui intende rivolgersi per la commercializzazione e supporto delle proprie soluzioni enterprise.
«Il target di utenza che affrontiamo è quello delle aziende di medie e grandi dimensioni – dichiara Franco Dama, channel director South Europe di Infor -, cui proponiamo le nostre applicazioni enterprise, che comprendono Erp, soluzioni di supply chain management, Crm, enterprise asset management e performance management. Forti di un’offerta ampia e completa, frutto anche delle acquisizioni di nomi importanti che la società ha effettuato negli utimi tempi, quali Ssa e Baan. Principalmente ci rivolgiamo al mercato industriale, sia manifatturiero che di processo, ma seguiamo anche settori quali Finance, Logistica e, più in generale, Servizi».
Utenza che il vendor segue con una formula mista di diretta e indiretta: «Le aziende tra i 20 e i 200 milioni di euro sono prevalentemente in mano al canale – specifica Dama -, mentre quelle di dimensioni maggiori le seguiamo noi direttamente».
I partner di Infor sono tipicamente operatori a valore, di medie dimensioni, che gestiscono le varie fasi della proposta al cliente, dalla prevendita, all’implementazione del progetto e al postvendita. Sulla fascia più alta degli utenti vengono, invece, coinvolti system integrator e grandi aziende di consulenza.
Sono, infatti, le capacità consulenziali dei partner ad essere particolarmente apprezzate da Infor, e non solo tra i grandi partner: «Cerchiamo terze parti che non siano solamente specialisti di prodotto o di processo, ma che sappiano anche svolgere un ruolo consulenziale presso il cliente, grazie alle conoscenze del mercato di riferimento del cliente stesso».
A oggi sono 13 i Var coinvolti, oltre a una decina di partner consulenziali, i quali hanno il compito di segnalare opportunità. E sulla rete indiretta i lavori fervono, con la priorità di coprire geograficamente il territorio, soprattutto nell’area “adriatica” del Centro-Sud e nel Nord-Est. Obiettivo da raggiungere con una ulteriore decina di partner, per i quali è iniziata la fase di recruiting. «Come partner interessanti vediamo anche le piccole software house italiane – conclude Dama -, che possono collaborare con noi su applicazioni complementari alla loro proposta gestionale».