La situazione drammatica che sta coinvolgendo il mondo intero non ha precedenti nella storia recente, e l’infrastruttura cloud si trova ad affrontare carichi di lavoro importanti.
A discutere sulla capacità di reggere l’urto della infrastruttura cloud è stato un panel di alcuni fra i più importanti player del mercato: Alex Guerrero, Sr. Manager of SaaS operations di Zoom; Bill Long, SVP of Core Product Management di Equinix; Dave Temkin, VP of Network and System Infrastructure di Netflix e Dzmitry Markovich, Sr. Director of Engineering di Dropbox. A coordinare la discussione c’era Avi Freedman, Co-fondatore e Ceo di Kentik.
Che un panel così qualificato e di alto livello abbia deciso di confrontarsi sul tema delle infrastrutture cloud è significativo, e testimonia l’eccezionalità della situazione attuale.
I manager si sono trovati senza dubbio concordi su due punti fondamentali per la tenuta del sistema: la grande scalabilità e l’automazione garantiti dalle piattaforme cloud.
Infatti, l’emergenza coronavirus ha creato un duplice effetto: un aumento costante della banda utilizzata (generata da smart working e molto più utenti privati in casa) e dei picchi di utilizzo consistenti.
I big della rete hanno raccontato la loro esperienza di queste settimane sotto pressione, e tutti si sono detti più che tranquilli sulla solidità delle proprie piattaforme, in grado di scalare automaticamente in tempi estremamente rapidi, grazie alla cloud automation.
Inoltre, una robusta adozione del lavoro agile sta permettendo a tutte le realtà di continuare a garantire ai propri clienti il miglior supporto possibile e in modo del tutto trasparente.
Il confronto con le difficoltà incontrate in Italia ad abbracciare un analogo sistema di smart working è abbastanza impietoso; è largamente auspicabile che fra le (poche) cose positive che questa crisi lascerà in eredità una sia proprio la consapevolezza che esiste un altro modo di lavorare, diverso da quello degli ambienti di lavoro tradizionali.
Ne guadagnerebbero tutti: meno traffico, più produttività e meno stress per i lavoratori.