L’Ente previdenziale verificherà i presupposti per il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva, senza emettere il previsto documento formale, che sarà sostituito da un sistema di segnalazione degli esiti dela verifica stessa.
L’Inps ha fatto sapere, che per i benefici di propria
competenza, verificherà i presupposti per il rilascio del Durc senza emettere
il previsto documento formale. Quest’ultimo sarà sostituito da un sistema di
segnalazione degli esiti della verifica (i cosiddetti “semafori”) che danno
luogo ad un “Durc interno” nell’ambito del Cassetto previdenziale Aziende: il
semaforo verde indica una situazione compatibile con il godimento dei benefici,
mentre il semaforo rosso indica una situazione incompatibile con gli stessi.
Le
norme in vigore prevedono infatti che, in mancanza dei requisiti di regolarità,
l’Inps emetta un Durc negativo solo dopo aver “inutilmente” invitato il datore di
lavoro a regolarizzare la propria posizione entro quindici giorni. Dal prossimo
mese di aprile sarà operativo il nuovo sistema di gestione del Durc interno, la
cui richiesta non sarà più effettuata dal datore attraverso la denuncia
contributiva relativa al mese in cui sono richiesti i benefici stessi, ma
dall’Istituto quale Ente tenuto a riconoscere i benefici di legge subordinati
alla regolarità contributiva, come descritto in dettaglio nel messaggio n. 2889 del 27 febbraio
2014.