Insegnamento e digitale sono ormai un binomio imprescindibile, complici anche gli ultimi due anni, che hanno visto protagonista la didattica a distanza. Ma come sta cambiando il mondo della scuola? Quali saranno le sfide e le opportunità del prossimo futuro? Che ruolo avrà la tecnologia nell’apprendimento e nell’insegnamento?
In occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti (5 ottobre), Cambridge University Press & Assessment, il nuovo brand nato dall’unione di Cambridge Assessment, l’Ente certificatore della lingua inglese, e la casa editrice Cambridge University Press, risponde a queste domande con una panoramica dedicata al sempre più solido legame tra scuola e digitale.
Secondo i dati raccolti attraverso l’Italian Teachers Survey, il sondaggio condotto da Cambridge University Press & Assessment e che ha coinvolto docenti delle scuole italiane statali di primo e secondo grado, il 79% degli insegnanti ritiene che il digitale sia ormai diventato uno strumento indispensabile per l’attività didattica e sia quindi pronto a mantenere il suo posto all’interno delle aule. Non si ignorano però le problematiche riscontrate nell’ultimo biennio, in primis il digital divide, la prima sfida da affrontare e da vincere per un insegnamento digitale più inclusivo.
Da una parte la realtà aumentata (AR), che permette agli utenti di unire percezioni reali ed elementi digitali, dall’altra la realtà virtuale (VR), che immerge invece in una simulazione interamente digitale. Entrambe, come spiegato dagli esperti di Cambridge University Press & Assessment nel podcast dedicato all’interno della serie Teachers Talk Tech e disponibile sulle principali piattaforme di streaming, possono rivelarsi utili strumenti per l’apprendimento linguistico: soprattutto se applicate all’espansione lessicale o ai libri illustrati, possono portare a una migliore memorizzazione dei vocaboli e delle storie.
L’insegnamento che sfrutta, grazie a AR e VR, la multimodality e che si avvale di audio e supporti visivi per stimolare l’apprendimento si rivela un modello vincente sia tra gli studenti più giovani che tra quelli universitari, aumentandone anche la motivazione e il coinvolgimento. Basti pensare agli esperimenti della University of Victoria in Canada o della University of South Australia, dove sono stati implementati progetti basati sulla AR applicata direttamente al campus universitario per stimolare l’apprendimento della lingua francese e inglese tramite un approccio immersivo.
Con l’espansione del digitale all’interno delle aule italiane – prosegue l’analisi degli esperti di Cambridge University Press & Assessment – si è assistito anche al fenomeno della gamification, ossia l’utilizzo di giochi e piattaforme ludiche come strumenti per l’apprendimento. Il trend, che prenderà sempre più piede all’interno delle scuole, è considerato dal 56% dei docenti coinvolti nell’Italian Teachers Survey una delle novità didattiche del prossimo futuro, ma anche una preziosa opportunità per risolvere due delle principali difficoltà incontrate durante lo scorso anno scolastico: da una parte il riuscire a mantenere motivati gli studenti (44%), dall’altra l’individuare gli stimoli più adatti alla classe (39%).
Tra gli obiettivi e le sfide del prossimo futuro c’è anche il raggiungimento del benessere digitale, ossia l’uso consapevole e attento della tecnologia sfruttando al meglio le sue potenzialità. Obiettivo finale, in classe, è sviluppare connessioni positive tra studenti e insegnanti e, allo stesso tempo, evitare i potenziali danni correlati all’utilizzo dei dispositivi e delle piattaforme, distrazione e iperconnessione in primis. Per approfondire il tema, gli esperti di Cambridge University Press & Assessment hanno condiviso alcuni consigli e riflessioni in un episodio del podcast Teachers Talk Tech.
Secondo la ricerca Italian Teachers Survey, svolta annualmente da Cambridge University Press & Assessment, negli ultimi due anni il 56% degli insegnanti ha dovuto approfondire le proprie competenze digitali applicate alla didattica, sia dal punto di vista tecnologico che pedagogico. Oggi, con la diffusione capillare delle nuove tecnologie all’interno delle aule, queste competenze stanno alla base del benessere degli studenti, oltre che degli stessi docenti e sono quindi fondamentali per un’esperienza didattica positiva. Nella puntata dedicata del podcast Teachers Talk Tech gli esperti suggeriscono alcune buone pratiche per sviluppare e rinnovare il proprio metodo d’insegnamento nell’era dell’hybrid learning, integrando il digitale in modo fruttuoso e preparandosi così al meglio per il prossimo futuro.