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Intel: il 5G segna l’era del vero computing distribuito

Uno dei temi ricorrenti nelle analisi dell’evoluzione che ci porta al 5G è che questo percorso può essere considerato dal punto di vista delle telecomunicazioni in sé o di ciò che la banda ultralarga mobile può abilitare. E qui le visioni possono essere diverse a seconda della trasversalità delle attività dell’interlocutore. Per Intel i punti che saranno toccati dal 5G saranno tantissimi, come spiega Andrea Toigo, Pre-Sales Director Intel Central, Southern & Eastern Europe.

Dovendo sintetizzare: perché il 5G?

Il 5G sarà rivoluzionario, una delle trasformazioni tecnologiche dall’impatto maggiore a cui probabilmente assisteremo nei prossimi mesi e anni. Non è solo un passo in avanti nell’evoluzione della telefonia cellulare, Il 5G cambierà il modo in cui interagiamo con il nostro ambiente e renderà possibili esperienze nuove come i veicoli a guida autonoma, le fabbriche intelligenti, le città intelligenti. La mobilità così come la conosciamo sta cambiando e richiederà una rete sempre più veloce, efficiente, flessibile, in grado di connettere tutti gli oggetti fra di loro, e le persone agli oggetti connessi.

Quando pensiamo a tutte queste trasformazioni tecnologiche, ci rendiamo conto della necessità di disporre di connettività in una frazione di secondo, con latenza minima, e senza alcun margine di errore. Molti settori trarranno vantaggio dal 5G: automotive, telecomunicazioni, salute, retail, istruzione… La nuova tecnologia, ad esempio, aiuterà milioni di automobili a guida autonoma a connettersi e comunicare fra di loro e con l’ambiente circostante, rivoluzionando il trasporto urbano e aiutando ad eliminare gli incidenti.

Quali sono i prossimi passi verso il 5G?

Le tecnologie che abilitano il 5G sono state definite e comprendono nuove frequenze, tecnologie di accesso radio (RAT), requisiti di connettività per l’architettura delle reti e per i componenti dei dispositivi. Sarà necessario implementare questi standard e queste specifiche nell’infrastruttura per arrivare al 5G. Intel sta aiutando ad accelerare il percorso lavorando in diversi organismi (IEEE, 3GPP, ETSI) per definire le specifiche finali. Vedremo trial e applicazioni preliminari nel 2018, con impieghi totalmente standardizzati attesi per il 2020.

Andrea Toigo
Andrea Toigo

Quali sono i punti chiave previsti per l’aggiornamento delle reti?

Per realizzare il potenziale del 5G sono necessari sin da ora cambiamenti importanti nel cloud, nelle reti e nei dispositivi. Per supportare i servizi e le funzionalità abilitate dal 5G, la rete deve essere trasformata per essere flessibile, programmabile e gestibile dinamicamente. Stiamo entrando in un’era completamente nuova in cui il computing sarà distribuito lungo l’intero network, dai dispositivi al cloud, offrendo esperienze personalizzate e immersive che necessitano di velocità, bassissima latenza, energia e scalabilità. Per rendere possibile il 5G occorrerà trovare un equilibrio fra l’infrastruttura esistente e nuovi investimenti per le nuove reti.

Come vi state muovendo in questa fase del passaggio al 5G?

Abbiamo sviluppato una competenza trasversale in networking, data analytics, cloud computing e comunicazioni wireless. Poi, in particolare stiamo dirigendo il nostro impegno nelle parti di Network Function Virtualization (NFV), Software-Defined Networking (SDN), reti di accesso radio virtualizzate (vRAN), multi-access edge computing (MEC), network slicing e small cell, che abiliteranno la prossima generazione di reti di trasporto e di accesso. Oltre a questo, stiamo investendo in intelligenza artificiale e analisi dei dati, al fine di migliorare il processo decisionale e offrire alle aziende nuove modalità di trarre valore dai dati che raccolgono e utilizzano.

Nel 2017 inizieremo la distribuzione del primo modem 5G che supporta sia bande al di sotto dei 6 GHz sia lo spettro mmWave. Questo in ambito applicativo vuol dire abilitare i servizi multimediali più avanzati, con video ad altissima velocità e alta definizione, o addirittura poter supportare lo streaming video proveniente da più telecamere, dando la possibilità alle auto a guida autonoma di prendere decisioni in una frazione di secondo. Significa offrire la connettività richiesta per altre applicazioni come le città intelligenti, i droni e le più avanzate applicazioni di realtà virtuale.

5g-intel-2Per supportare il 5G e la guida autonoma abbiamo ha sviluppato la Intel GO Automotive 5G Platform, la prima piattaforma del settore predisposta per il 5G e un sistema end-to-end completo e scalabile per i veicoli autonomi. Consente alle case automobilistiche di sviluppare e testare un’ampia gamma di casi d’uso come l’upload dei dati dai sensori dei veicoli per l’apprendimento automatico, il download di mappe ad alta definizione in tempo reale, aggiornamenti via etere di software, firmware e applicazioni già prima dell’implementazione più ampia nel 2020.

Poi ci sono le collaborazioni tecnologiche…

Possiamo evidenziare la 5G Innovators Initiative (5GI2) insieme a Ericsson: un’iniziativa open ideata per esplorare, testare e innovare nel settore delle reti 5G e delle tecnologie edge distribuite. Si concentrerà inizialmente sull’Internet delle cose nel settore industriale e svilupperà progetti pilota per l’implementazione di tecnologie che includono realtà aumentata e realtà virtuale, per sorveglianza di primo intervento tramite droni in ambienti pericolosi e altri utilizzi.

Intel, inoltre, sta collaborando con Nokia al progetto Nokia 5G Acceleration Labs, per consentire lo sviluppo di servizi attraverso l’apertura di due laboratori di soluzioni 5G per testare e accelerare la disponibilità commerciale della nuova tecnologia wireless.

I laboratori congiunti per l’accelerazione sfrutteranno i punti di forza delle competenze e delle tecnologie chiave delle due aziende. Si occuperanno congiuntamente di testare e sviluppare soluzioni wireless di prossima generazione focalizzate su tutti gli aspetti, dalla rete al cloud e ai client.

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