Cambio importante nella roadmap dei chip indirizzati ai server. La fretta mostrata dalla società sembra motivata dal desiderio di passare il più velocemente possibile alla tecnologia a 0,13 micron
Piccolo ma importante cambiamento nella roadmap dei processori Xeon che Intel
intende indirizzare ai server: dalla produzione scompare l’ormai prossimo
modello da 2 GHz e viene accelerata la produzione di quello a 2,2 GHz. Il
rilascio di quest’ultimo chip, già conosciuto con il nome in codice di
Prestonia, sarà infatti anticipato all’inizio del prossimo anno anziché verso la
primavera. È invece in dirittura d’arrivo lo Xeon a 2 GHz per le
workstation.
Il motivo di questa scelta sembra da ascriversi alla decisione di Intel di
accelerare il passaggio alla produzione di chip a 0,13 micron, tecnologia sulla
quale si basa appunto Prestonia, che, tra l’altro, avrà i circuiti di
collegamento costruiti con rame e non più con alluminio. Assieme al nuovo Xeon a
2,2 GHz per i server, che avrà una cache L2 integrata da 512 KB, verrà anche
rilasciato il chipset Plumas, che consentirà un utilizzo in configurazione
biprocessore del chip.
Quello che preoccupa un po’ gli operatori del settore è però questa fretta di
Intel di passare dalla vecchia ma collaudata tecnologia a 0,18 micron alla nuova
0,13 micron. E questo perché la precedente transizione da 0,25 a 0,18 micron
aveva causato uno shortage di prodotti. D’altra parte, la società di Santa Clara
vede nella nuova modalità costruttiva un modo per tagliare drasticamente i costi
produttivi e per proporre un processore con migliori prestazioni e consumi
ridotti.
Entro la fine dell’anno sono previsti anche alcuni modelli di Pentium 4
basati sulla nuova tecnologia, che poi altri non sono che i processori
conosciuti con il nome in codice di Northwood.