Con l’aiuto di SourceForge (Va Software) a Santa Clara ora coinvolgono gli sviluppatori opensource per il wireless computing.
11 marzo 2004
Intel ha deciso di aprire l’architettura wireless Centrino a Linux.
Lo ha fatto annunciandolo alla comunità opensource e mettendo la propria iniziativa a disposizione degli interessati tramite il portale SourceForge, che sottende alla omonima sede progettuale implementata da Va Software.
Il passo è importante. Lo si capisce anche da come è stato salutato da sviluppatori di ogni ordine e grado, in primis quelli di Red Hat (“grazie per aver fatto questo”, hanno scritto).
L’idea di Santa Clara è di far utilizzare alcune funzioni del wireless networking 802.11b contenute nell’architettura di Centrino dal sistema operativo open.
Centrino è sostanzialmente fatto da un processore Pentium, da un modulo di networking wireless e da un chipset Intel che li collega e ne abilita le connessioni con gli altri sottosistemi.
Già Linux poteva girare con i Pentium M. Ora l’obiettivo è fargli sfruttare le funzionalità wireless con driver propri.
Alla comunità, quindi, spetta il supporto dell’iniziativa.
L’idea di Intel sarebbe di rilasciare pressoché contemporaneamente i drive per Windows e per Linux, sia per quanto riguarda lo standard 802.11b, ma anche, in futuro, per i più veloci 802.11a e 802.11g.
A Santa Clara, quindi, hanno superato l’ostacolo metale costituito dal timore di scoprire informazioni proprietarie.
Va peraltro ricordato che il software di wireless networking di Intel è di per se stesso opensource, solo che viene accompagnato da un modulo firmware proprietario che gira sul sottosistema di rete.