Intel: Barrett critico sul pc da 100 dollari

Secondo il chairman di Intel l’iniziativa è destinata a fallire di fronte alle richieste di macchine con funzionalità complete.

La stampa americana ha riportato in questi giorni con molta enfasi le dichiarazioni di Craig Barrett, presidente di Intel, in merito al notebook da 100 dollari annunciato da Nicholas Negroponte e dal Segretario generale della Nezioni Unite Kofi Annan poche settimane fa.
Dichiarazioni caustiche, che ridimensionano la portata dell’annuncio riportandolo nella sfera dei gadget.
Destinati a non avere successo, per di più.
Perché, sostiene Barrett, in passato esperimenti simili (il Simputer, tanto per citarne uno) sono naufragati di fronte all’insoddisfazione degli utenti nei confronti delle limitazioni funzionali dei dispositivi.
In poche parole, sostiene Barrett, la gente vuole la piena funzionalità in un pc, lo vuole riprogrammabile e indipendente da manovelle o reti complesse.
Per questo motivo, Intel che pure si dichiara fortemente impegnata nel sostegno ai Paesi in via di sviluppo, non produrrà nulla di simile a quanto elaborato dal Mit.
Non sarà un palmare, né un gadget, sono le dichiarazioni di Barrett.
Intel sta lavorando nella direzione di pc a basso costo ma dalle funzionalità complete.

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