Lo ha affermato il Ceo Paul Otellini, che ha ribadito la necessità di un terzo ecosistema. E che ha anche definito l’accordo Microsof-Nokia come una manovra di carattere prettamente finanziario.
Paul Otellini, CEO di Intel,
ha dichiarato che la sua società “si
metterà in cerca di altri partner” in grado di sostenere il progetto MeeGo. La dichiarazione arriva a
qualche giorno di distanza dalla decisione di Nokia che ha scelto Windows Phone 7 come piattaforma
principale per i suoi smartphone.
Stando a quanto riportato in una nota dell’agenzia Reuters, Otellini ha
aggiunto che “i carrier auspicano
ancora l’esistenza di un terzo ecosistema e gli stessi carrier vogliono che
tale ecosistema sia aperto“. Il numero uno di Intel ha dipinto la
mossa di Nokia come una manovra di carattere prettamente finanziario: solo
l’aspetto economico avrebbe spinto i vertici dell’azienda finlandese a virare
verso Windows Phone 7 piuttosto che, eventualmente, valutare l’adozione di
Google Android. “Probabilmente“,
ha continuato Otellini, “se fossi
stato nei panni di Stephen Elop (CEO di Nokia, n.d.r.) sarei passato ad Android. MeeGo sarebbe potuta essere la migliore
strategia ma Elop ha ritenuto di non potersi permettere di affrontare”
la sfida.
Questa settimana, durante il Mobile World Congress di Barcellona, Intel ha
voluto mettere i puntini sulle “i”
spiegando alla stampa come MeeGo non fosse il risultato di uno sforzo congiunto
di Intel e Nokia bensì un prodotto nato grazie all’impiegno di una serie di
realtà dell’industria.
La via imboccata da Nokia spingerà Intel, molto probabilmente, a cercare nuovi
partner nel campo dell'”in-car
infotainment“, dei nettbook, tablet e delle TV intelligenti piuttosto
che rilasciare una versione di MeeGo spiccatamente orientata all’impiego sugli
smartphone.