Stando ai dati forniti da Idc, alla fine del primo semestre 2002 la società californiana ha raggiunto il 59,6% di share, mentre il principale antagonista, Via, è passato in un anno dal 48% al 22%. Un risultato alla base del quale c’è la lotta sui prodotti integrati per il Pentium 4.
2 settembre 2002 Un po’ in sordina e passo dopo passo, Intel ha
raggiunto un altro importantissimo obiettivo: sta letteralmente sbaragliando gli
avversari sul terreno dei chipset. Se la notizia della leadership della società
californiana in quanto prima azienda del settore può non essere una grande
sorpresa lo è invece il fatto che, secondo i dati forniti da Idc, da sola si
aggiudica il 59,6% del mercato in termini di prodotti venduti. In pratica, nel
giro di un anno ha sovvertito le posizioni nel segmento ed è riuscita a
raggiungere la leadership non solo superando Via, che appunto un anno fa
deteneva il 48% di share, ma addirittura tutti i costruttori taiwanesi assieme.
E il trend gioca ancora a favore di Intel, visto che nel primo trimestre del
2002 lo share posseduto era il 57%.
In sostanza, giocandosi come meglio non avrebbe potuto i diritti sui brevetti
inerenti il Pentium 4, la società di Santa Clara ha relegato a un ruolo di
secondo piano il suo principale concorrente, ossia Via, che in un anno ha visto
più che dimezzata la propria fetta di mercato: ora è il 22%, ma nel primo
quarter dell’anno era il 23,3% il che, quindi, può essere letto come un trend in
netta discesa.
Da dominatori del mercato, i produttori taiwanesi si trovano ora a spartirsi
una fetta sempre più esigua di mercato al cui interno Via riveste il ruolo
ancora più rappresentativo, ma Sis la incalza d’appresso: alla fine del primo
semestre 2002 si è aggiudicata 14,3% di share facendo registrare un aumento
dell’11,7% tra il primo e il secondo trimestre. Questo risultato è dovuto
principalmente al fatto che Intel le ha concesso in licenza la possibilità di
sviluppare prodotti indirizzati al Pentium 4. Però si tratta di un vantaggio più
formale che non sostanziale. Infatti, gran parte del giro d’affari di Sis deriva
dai chipset integrati, che a causa dell’elevato costo costruttivo e dei limitati
margini non consentono ritorni eclatanti.
Intel deve gran parte del proprio successo all’affermazione dei chipset
integrati, soprattutto ai modelli lanciati nel secondo trimestre di quest’anno,
che ahnno incontrato decisamente il favore di vendor e Oem. E questo non solo a
discapito di diretti concorrenti ma anche delle aziende che operano nel settore
dei chip grafici.