Intel, Hp, Microsoft. Triade per rilanciare le Pmi

Le tre società hanno presentato un programma, che in Italia si chiama Innovazione e Finanziamenti, teso ad agevolare l’avvio di progetti innovativi da parte delle piccole e medie imprese.

Spingere le Pmi a investire in innovazione e tecnologia sembra ormai quasi l’unica strada percorribile se si vuole avviare il rilancio del Sistema Paese. Ne sono consapevoli tutti, istituzioni, operatori dell’Ict, associazioni di settore, analisti…


Peccato che quelle meno convinte siano proprio le Pmi, almeno stando ai dati che continuamente vengono resi noti sul grado (molto basso) di innovazione raggiunto dalle piccole imprese in Italia.


Per stimolarle ulteriormente, cercando di aiutarle in modo concreto (con finanziamenti) ad avviare nuovi progetti, tre primarie società come Intel, Hp e Microsoft, con il supporto di Banca Intesa, si sono alleate per proporre un’iniziativa privata tesa a offrire appunto un sostegno economico per supportare lo sviluppo di nuovi progetti Ict.


A fianco del programma di Lisbona del 2000, che prevedeva un finanziamento per le Pmi europee di 200 miliardi di euro dal 2000 al 2006 per finanziare l’innovazione con sovvenzioni, prestiti, premi incentivi, ai quali dovrebbero aggiungersi altri 300 miliardi nel periodo che va dal 2007 al 2013, le tre società si sono accordate a livello europeo e sviluppato il programma Euga (European Union Grants Advisor), che ha varie implementazioni da paese a paese. In Italia un ampliamento del progetto Euga si è tradotto in “Innovazione e Finanziamenti”, un programma che tra i primi effetti prodotti vede quello della realizzazione di un portale dedicato (www.microsoft.com/italy/pmi/bussolafinanziamenti) dove le società possono trovare tutta una serie di informazioni pratiche su come ottenere i contributi economici per progetti legati all’innovazione.


L’accordo, quindi, ha l’obiettivo di rafforzare le linee guida emerse dal programma di Lisbona, aumentare la consapevolezza e comprensione delle Pmi sulle possibilità di finanziamenti disponibili da sfruttare, favorire gli imprenditori che vogliono sviluppare nuovi progetti Ict, anche grazie al supporto degli operatori del canale It, che sono i primi interlocutori di queste realtà. Per aiutare le Pmi nella prima fase di avvio del progetto le tre aziende mettono a disposizione anche una serie di consulenti che possono indirizzare l’azienda sulla strada migliore da percorrere. In seguito, per lo sviluppo pratico del progetto un secondo livello di consulenza verrà pagato in base agli accordi presi.


In definitiva, come hanno sottolineato i tre amministratori delegati delle società Italiane coinvolte (Dario Bucci di Intel, Nicola Aliperti di Hp Italiana e Marco Comastri di Microsoft), l’accordo siglato rappresenta un concreto impegno di tre aziende che vogliono stimolare con contributi privati la ripresa del Sistema Paese, mettendoci i soldi, le competenze e le strutture, coinvolgendo nel programma anche altri attori che possono diffondere l’informazione, tra i quali le associazioni di categoria.


In questo contesto il ruolo di Banca Intesa è quello di agevolare l’accesso al credito privato dal momento che i finanziamenti pubblici non coprono tutto il progetto (di solito il 50%).


Peraltro Banca Intesa ha lanciato al proprio interno il progetto IntesaNova (per un valore valore di 1 miliardo), che mira a offrire finanziamenti agevolati da 3 a 5 anni sulla base della bontà del progetto presentato dalla Pmi, senza richiedere garanzie reali o personali aggiuntive.

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