La società californiana renderà disponibili entro fine anno i primi chip preposti alla creazione di soluzioni domestiche per la connessone a Interne senza fili e ad alta velocità
26 gennaio 2004 Si chiama
WiMax (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave
Access) la tecnologia broadband indicata da Intel come soluzione capace di
portare realmente all’interno delle case la connessione veloce a Internet
tramite dispositivi senza fili. L’unico problema, se così si vuol dire, è che si
tratta di un’innovazione e quindi, come tale, ha bisogno di un periodo di
rodaggio e di adeguata promozione. In altre parole, dovranno passare ancora
alcuni anni prima che possa vantare un utilizzo su vasta scala. I responsabili
della società californiana sostengono comunque che nei prossimi cinque anni
attorno a WiMax si avrà lo stesso livello di attenzione che si è avuto dal 2001
per il Wi-Fi.
Basato sul protocollo 802.16 (approvato nel gennaio 2003), WiMax consente di
operare in un raggio di circa 50 chilometri
con una velocità di trasmissione massima di 70 Mbps. Rispetto
alle tradizionali linee Adsl o in fibra, offre il vantaggio di un costo più
limitato perché non comporta spese di installazione e le infrastrutture
necessarie sono minime rispetto all’equivalente cablato.
Parlando però di implementazioni pratiche, siamo ancora ben lontani
dall’affermazione del WiMax. A dire il vero, siamo ben lontani anche dal suo
utilizzo, visto che non sono ancora in vendita i chip da utilizzare per
realizzare reti WiMax. Intel, per esempio, metterà in commercio i suoi primi
processori solo entro la fine dell’anno: saranno basati sul protocollo 802.16d,
che sottintende reti wireless ad alta velocità con connessioni tramite antenna.
In questo senso, le prime installazioni di antenne in esterni inizieranno nella
prima metà del 2005, mentre in interni arriveranno nella seconda metà dello
stesso anno.
Intel ha precisato però che già da ora sta lavorando con alcuni suoi partner
sul versante carrier per le telecomunicazioni (come British Telecom o la
spagnola Iberbanda) riguardo la disponibilità di dispositivi che basano il
funzionamento sulla tecnologia WiMax.