La società ha pronto un software che facilita l’implementazione di applicazioni aziendali, come per esempio quelle per il knowledge management
Entro la fine dell’anno, Intel commercializzerà un proprio software per la
diffusione dei contenuti. Chiamato Intel Content Distribution Software (Icds),
il prodotto, che è già in fase di test dal 2001 sull’intranet dell’azienda,
poggia su un sistema punto a punto ibrido. In effetti, contrariamente al modello
classico del peer to peer, la rete di scambio comprende soltanto postazioni di
lavoro di cui una parte è accessibile a tutti.
All’interno di Icds, i computer sono collegati attraverso un server Web e un
database. Quest’ultimo comprende un repertorio che raccoglie tutti i documenti
disponibili sulla rete e sulle differenti workstation. Ogni volta che un utente
deve creare o modificare un documento disponibile a tutti, deve avvertire il
server che effettua una copia per poter sopperire a ogni tipo di problema. Se un
utente deve accedere a un documento, il server di Icds lo indirizza verso la
copia fisicamente più vicina all’interno della rete locale. Se il primo
scaricamento si interrompe, il server lo riprende, in modo trasparente
all’utente, partendo dalla postazione dove risiede la versione più recente.
Secondo Intel, il vantaggio principale che presenta Icds è una drastica
diminuzione del traffico sulle reti Wan a beneficio delle reti Lan.