La società ha dato notizia di stare mettendo a punto una nuova struttura e nuovi materiali che consentiranno di realizzare transistor più piccoli, con un minore consumo e capaci di più di 1.000 miliardi di commutazioni al secondo
La notizia per il momento è piuttosto scarna, ma è comunque di grande
interesse. Intel ha reso noto di aver realizzato una nuova struttura e
nuovi materiali per la realizzazione dei transistor che compongono i suoi
microprocessori. Queste novità permetteranno all’azienda di dar vita a chip più
veloci, con un più alto livello d’integrazione e con un minore consumo
energetico. In pratica, ciò si tradurrà nella disponibilità di prodotti con
capacità di elaborazione che consentiranno il riconoscimento real time della
voce e delle caratteristiche somatiche di una persona.
La nuova struttura è stata chiamata “TeraHertz Transistor” perché
composta da elementi che possono essere accesi e spenti più di 1.000 miliardi di
volte al secondo. A riguardo, Gerald Marcyk, Director of Components Research
degli Intel Labs: ha precisato:”Il nostro obiettivo è di produrre chip con un
numero di transistor 25 volte superiore e una velocità dieci volte superiore
rispetto agli attuali microprocessori, ma senza aumentare il consumo di
energia”.
Secondo quanto asserito da Intel, i primi chip basati sulla nuova tecnologia
dovrebbero fare la loro comparsa sul mercato fra quattro o cinque anni. Questa
affermazione può però essere letta anche come: l’attuale tecnologia ha delle
barriere fisiche oltre le quali non potrà andare e che ne esauriranno il
ciclo di vita nel giro di qualche anno.