Craig Barrett ufficializza il rilascio, nel prossimo trimestre, della nuova linea di chip a 64 bit per i server biprocessore. Dopo Nocona, toccherà a Prescott. Mentre il desktop può attendere.
18 febbraio 2004 In Italia forse lo chiamerebbe il segreto di
Pulcinella, ma negli Stati Uniti si è limitato a definirlo “il segreto peggio
tenuto di tutta San Francisco”.
Craig Barrett, Ceo di
Intel, ha rivelato, a un pubblico evidentemente già al
corrente della notizia, il lancio nel prossimo quarter di
Nocona, processore a 64 bit destinato al mercato dei server
biprocessore.
A Nocona seguiranno i nuovi Prescott a 32/64
bit, destinati in questo caso ai server monoprocessore e alle
workstation.
Mentre per i quadriprocessore bisognerà attendere, come da
roadmap da tempo rilasciata, il 2005, con l’arrivo dei chip Clackamas.
Se
tutto questo a livello teorico significa che Intel sarebbe presto in grado di
portare capacità 32/64 bit anche sui pc, Barrett è stato categorico
nell’escludere che questo possa avvenire nel breve periodo.
In primo luogo
perchè il software disponibile è ancora davvero scarso per rispondere alle
esigenze di un mercato di volumi.
In secondo luogo perchè la richiesta di
memoria sarebbe tale da far lievitare in modo non sostenibile il prezzo di un
desktop.
Meglio dunque restare ancorati a Nocona, che utilizzerà lo stesso
core di Prescott.
L’estensione a 64 bit di Intel arriva un po’ in anticipo rispetto a
quanto atteso dagli analisti, ma comunque in ritardo rispetto ad Amd, da tempo
in pista con Opteron.
Una presentazione un po’ forzata, secondo alcuni
analisti, secondo i quali Intel avrebbe preferito lavorare ancora su Itanium.
Naturalmente, con l’arrivo dei nuovi processori dovrebbe arrivare anche la
pletora dei supporter.
Microsoft dovrebbe rilasciare il proprio supporto alla
nuova architettura nella seconda metà dell’anno, così come Red Hat, Novell –
Suse e Montavista.