Fra le tecnologie più gettonate degli ultimi tempi, sicuramente un posto di rilievo è occupato dalla Intelligenza Artificiale ed Ibm è certa che il 2020 rappresenterà un importante punto di svolta.
L’IA inoltre costituisce una grande opportunità economica, dalle molteplici applicazioni e in grado di migliorare significativamente la produttività.
Nonostante questo, sottolinea Ibm, l’adozione di Intelligenza Artificiale da parte delle aziende è attualmente inferiore rispetto alle stime, principalmente a causa di resistenze di tipo culturale.
Tuttavia, queste resistenze sono destinate diminuire nel corso del 2020: infatti, secondo il report di Ibm From Roadblock to Scale: The Global Sprint Towards AI mostra come i recenti sviluppi tecnologici, dalla correzione dei bias alla formazione di competenze specializzate, porterà ad una crescita esponenziale dell’adozione dell’Intelligenza Artificiale nei prossimi 18/24 mesi, raggiungendo l’80/90% delle aziende.
Per realizzare questo report, Ibm ha intervistato 4514 aziende in tre regioni – Stati Uniti, Europa (inclusa l’Italia) e Cina – per esplorare gli ostacoli principali all’adozione dell’AI e le strategie di implementazione che i business di qualsiasi dimensione prevedono di adottare a partire da quest’anno.
I risultati emersi sono senza dubbio degni di nota: per il 37% delle aziende, l’ostacolo principale all’adozione dell’Intelligenza Artificiale è costituito dalla mancanza di conoscenze e competenze.
Inoltre, tre aziende su quattro stanno già utilizzando l’AI in qualche misura, dalla piena integrazione all’avvio di fasi esplorative.
Il tema della sicurezza informatica è uno stimolo importante per il cambiamento, ed infatto per il 36% del campione intervistato è la sicurezza dei dati ad essere la finalità principale che spinge le società ad utilizzare soluzioni di intelligenza artificiale.
Infine, la fiducia nell’AI, intesa come capacità di comprenderne con certezza i processi decisionali, è il pilastro portante di qualsiasi decisione in merito alla sua adozione e come primo passo per la costruzione di una cultura della fiducia a livello aziendale e per una piena integrazione della tecnologia.