Home Prodotti Hardware Per fare intelligenza artificiale serve potenza: HPE mette in campo Apollo

Per fare intelligenza artificiale serve potenza: HPE mette in campo Apollo

Hewlett Packard Enterprise ha annunciato nuove soluzioni storage e di calcolo ad alta densità Apollo per consentire aziende di sfruttare la potenza delle applicazioni HPC (High Performance Computing) e di intelligenza artificiale.

Il presupposto è che HPC e intelligenza artificiale ricoprono un ruolo sempre più importante nella trasformazione digitale, permettendo alle aziende di sfruttare tecniche di modellazione, simulazione e deep learning per promuovere l’innovazione del business in aree come il trading finanziario, l’engineering e la progettazione CAD, la videosorveglianza e l’analytics.

Queste applicazioni richiedono elaborazione parallela di enormi set di dati non strutturati, capacità che solamente le soluzioni di extreme computing sono in grado di fornire.

La crescita di volumi, velocità e varietà di dati aumenta l’importanza di una memorizzazione efficiente delle informazioni e della riduzione della latenza da parte delle applicazioni di elaborazione in parallelo.

Hpe ha così introdotto soluzioni che mettono a disposizione di HPC e intelligenza artificiale prestazioni e capacità ad altissimi livelli, riducendo gli ingombri nel data center.

Deep learning con Apollo 2000 Gen10

Una piattaforma multi-server densa dotata di configurazione di sistema plug and play, per chi vuole supportare applicazioni enterprise HPC e di intelligenza artificiale pur disponendo di spazio limitato all’interno del data center. La piattaforma si espande facilmente con un’architettura scale-out sfruttando un’infrastruttura condivisa. Supporta gli acceleratori GPU NVIDIA Tesla V100 per implementare training e inferenza nel deep learning in una varietà di utilizzi come ad esempio l’analisi video in tempo reale per la pubblica sicurezza. Il sistema si avvale di Intelligent System Tuning per accelerare le performance applicative.

HPC su Arm: Apollo 70

Il primo sistema HPC di HPE basato su ARM, facilita l’accesso alla tecnologia HPC con il supporto del software standard HPE dedicato a provisioning, gestione dei cluster e prestazioni. Il sistema Apollo 70, dotato di Cavium ARMv8-A ThunderX2 Server Processor a 64 bit, è appositamente realizzato per workload HPC a consumo intensivo di memoria e mette a disposizione fino al 33% di bandwidth di memoria in più rispetto ai server standard attuali. Apollo 70 permette infine di accedere all’ecosistema dei partner HPE che forniscono componenti HPC essenziali come Red Hat Enterprise Linux, SUSE Linux Enterprise Server for ARM e le soluzioni InfiniBand ed Ethernet ad alta velocità di Mellanox.

Storage a oggetti: Apollo 4510 Gen10

Costruito su misura per lo storage a oggetti con 600 TB per sistema. La piattaforma è ideale per i clienti che intendono ottimizzare la conservazione e il collocamento di enormi quantità di dati avvalendosi dello storage a oggetti come archivio attivo per l’accesso immediato ai dati strutturati e non strutturati. Il sistema HPE Apollo 4510 Gen10 offre superiori prestazioni con il 16% di core in più rispetto alla generazione precedente. Il nuovo supporto delle schede NVMe può essere utilizzato come efficiente cache per i metadati di Scality RING con il 100% degli alloggiamenti per gli hard disk destinati allo storage di dati a oggetti. Inoltre, il sistema HPE Apollo 4510 Gen10 si avvale di un design dual-drawer a caricamento frontale con profondità rack standard per facilitare i clienti nella manutenzione dei loro sistemi.

Lunga vita al nastro HPE LTO-8 Tape

L’utilizzo del nastro sta vivendo una fase di ritorno come ulteriore layer di protezione contro il cybercrimine e gli attacchi ransomware per ridurre il rischio dei data center attraverso una soluzione affidabile per la salvaguardia dei dati offline e off-premise. La soluzione HPE per la conservazione a lungo termine dei dati permette di alleggerire lo storage primario a favore del nastro per ridurre il costo del mantenimento dei dati nel tempo. Con una capacità storage che può raggiungere i 30 Terabyte per cartuccia, la nuova data cartridge HPE LTO-8 raddoppia la capacità a parità di spazio occupato nel data center rispetto alla precedente generazione LTO-7, affermandosi come complemento perfetto per i data center HPC. La tape library HPE T950 può memorizzare ora fino a 300,6 PB di dati in sicurezza, mentre la tape library HPE TFinity ExaScale può raggiungere una capacità storage complessiva di 1,6 exabyte. I drive LTO-8 a piena altezza raggiungono una velocità di trasferimento di 360MB/s, ovvero il 20% di prestazioni in più rispetto alla generazione LTO-7.

I sistemi HPE Apollo 2000 e HPE Apollo 4510 sono già disponibili. La soluzione HPE LTO-8 Tape sarà disponibile da dicembre 2017 mentre il sistema HPE Apollo 70 sarà disponibile nel 2018.

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