Dati solidi e forte crescita confluiscono verso un innovativo modello gestionale. Servirà però una Smart Urban Infrastructure per città più vivibili e applicazioni b2c totalmente nuove.
Lo Stivale investe con vigore nell’interconnessione degli oggetti. Lo confermano i dati di una ricerca della School of Management del Politecnico di Milano per conto di Econocom: nell’anno 2012 il numero di oggetti interconnessi tramite Sim è cresciuto del 25% (contro il +13% del 2011), mentre il totale degli smart object attivi ha raggiunto i 5 milioni di unità per un mercato complessivo di oltre 800 milioni di euro.
Il 43% degli investimenti (pari a 350 milioni di euro) viene stanziato per nuovi progetti, mentre il 57% (460 milioni di euro) riguarda l’estensione di progetti già conclusi e attività di postvendita. Il valore dell’hardware è circa il 47% mentre l’integrazione e il servizio è il 49%. La connettività sfiora il 4% nel primo anno, ma in postvendita raggiunge il 18%.
<
In Italia i progetti in fase avanzata si concentrano principalmente su quattro campi di applicazione: domotica, logistica, auto e metering. I primi due settori assommano il 40% del fatturato totale, mentre gli ultimi due rappresentano il 70% dei device installati.
Il fatturato di sicurezza e trasporti
Lo Smart Home & Building riguarda il 9% delle applicazioni e il 27% del fatturato. Si occupa di gestione automatica di impianti e sistemi degli edifici per risparmio energetico, comfort e sicurezza. Le applicazioni più diffuse riguardano anti-intrusione, gestione degli impianti da remoto; cresce velocemente il telemonitoraggio degli impianti fotovoltaici.
Il controllo del trasporto, detto Smart Logistics, comprende gestione di flotte aziendali, localizzazione satellitare e monitoraggio del processo di trasporto. Riguarda il 5% delle applicazioni e il 13% del fatturato.
La diffusione del controllo remoto
La voce di maggior successo in Italia riguarda il controllo delle autovetture da remoto. Le Smart Car assommano al 42% degli oggetti connessi (per un fatturato del 26%). Tra i settori di riferimento emergono la realizzazione di box Gps/Gprs per la localizzazione di veicoli privati, la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative, le soluzioni per la fornitura di soluzioni georeferenziate sull’infomobilità tramite smartphone e dispositivi ad hoc.
In fortissima crescita i contatori intelligenti dello Smart Metering, rivolti alla misura dei consumi, alla telegestione e relativa fatturazione. Entro la fine del 2018 nel nostro Paese il 60% dei contatori domestici dovrà essere smart, e un’analoga tendenza è in atto per monitoraggio in ambito industriale e pubblico. Insieme allo Smart Asset Management (gestione in remoto degli asset di valore) questo settore comprende il 28% dei device connessi e il 17% del fatturato.
- Guglielmo: l’internet delle cose passa anche dalle Sim
- Dall’m2m all’Internet delle cose: Telit evolve così
- La Ue vuol sapere come vogliamo l’Internet delle cose
- L’Internet delle cose di Guglielmo guarda al traffico in tempo reale
- Cisco ha il router per l’Internet delle cose
- Internet of things: una visione italiana