Il fornitore di servizi di connettività, voce e dati per operatori e aziende fa il punto sulla propria presenza europea.
Interoute sta facendo passi da gigante nel campo della federazione dei servizi di connettività a livello europeo.
Dopo il completamento dell’acquisizione di Cecom si può dire che oggi la società (che come holding fa capo a Londra, e che in Italia è una spa guidata da Renzo Ravaglia) abbia una rete per i servizi voce e dati identica per potenza e qualità del servizio (QoS) da Bilbao a Bielsko Biara, Polonia, luogo sede dello stabilimento Fiat, che, guardacaso, è proprio cliente (tramite Atlanet) di Interoute.
I principali servizi che la società di Ravaglia offre a operatori e grandi aziende vanno dalla connettività alla Vpn al Voice Over Ip (su tecnologia Mpls Cisco).
Proprio sul VoIp come nuova frontiera di sviluppo, specie per il prossimo anno, punta l’indice Ravaglia: “noi proponiamo il VoIp anche alle grandi aziende in modalità operatore. Ovvero offriamo loro l’opportunità di comunicare non sulla big Internet, ma su una sorta di Internet dedicata”.
Il cliente-azienda tipico di Interoute, secondo quanto racconta Ravaglia, ha necessità di connettività transnazionale, ovvero deve connettere, con lo stesso livello di QoS una decina di sedi o siti di produzione, in Vpn, voce e anche Lan-to-lan, e sceglie la società proprio per la connotazione cosmopolita dell’offerta di connettività, identica (tecnicamente e commercialmente) per ogni paese coperto dalla rete.
Per farlo, il cliente negozia contratti con Interoute, mediamente triennali, a volte con l’aumento di banda disponibile anno su anno, a parità di costo.
Per tutta la connettività proposta Interoute assicura un livello di sicurezza del traffico il più possibile prossimo alla fonte, con firewall dedicati sulla rete Mpls, in modo, per esempio, da rendere l’utente indenne da qualsiasi attacco di tipo Denial of Service.
Per il prossimo anno, la società che Ravaglia definisce “la rete degli stati uniti d’Europa” ha in programma di completare tutta la rete italiana, con la cablatura di Sardegna, prima, e Sicilia, poi. Obiettivi sono anche il potenziamento del mercato corporate, senza perdere di vista possibili acquisizioni che possano completare l’offerta tecnologica o aumentare la copertura di mercato.