La Regione Veneto ha ricevuto il Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 promosso dall’omonimo Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano.
Assegnato nella categoria “Servizi regionali”, il progetto che ha permesso di raggiungere il riconoscimento è stato realizzato con l’ausilio di InterSystem, produttore di software per la sanità in rete al quale la Regione si è rivolta nel 2014 con l’intento di riportare a un’unica architettura progettualità, quali l’anagrafe unica regionale e la dematerializzazione della ricetta farmaceutica, avviate in tempi differenti.
Verso la dematerializzazione dei documenti clinici
A dicembre 2015, ne è nato lo sviluppo e l’implementazione di HealthShare, piattaforma di Enterprise Service Bus per indicizzare tutti i documenti prodotti da un Sistema Sanitario regionale caratterizzato dalla presenza di dodici Unità Locali Socio Sanitarie, due Aziende Ospedaliere e un Istituto Oncologico Veneto. Un organico complessivo di oltre 60mila dipendenti, per una popolazione di circa 5 milioni di abitanti, al quale la piattaforma selezionata attraverso un test di performance, scalabilità e compliance e in base a specifici parametri di qualità e interoperabilità, assicura la gestione di problemi di sicurezza e privacy, dei sistemi di codifica e delle differenti terminologie utilizzate.
In cerca di nuovi modelli organizzativi
Attualmente in fase di utilizzo sperimentale nella provincia di Belluno, il servizio ha abilitato l’implementazione di nuovi servizi rivolti al cittadino, quali il progetto “Oltre il CUP” ed “Eco Farmacia”.
Il primo consente ai medici di medicina generale di comunicare con i Centri Unici Prenotazioni delle aziende sanitarie limitrofe alla residenza dell’assistito e ricevere in tempo reale un riscontro circa i tempi d’attesa per l’erogazione di una prestazione specialistica. Il secondo permette, invece, ai cittadini di recarsi in farmacia e, mediante la propria tessera sanitaria, ottenere i farmaci prescritti dal medico.
Obiettivo: abilitare nuovi modelli organizzativi, così come previsto dal Piano Socio Sanitario, al fine di potenziare le cure primarie e la gestione sovra-aziendale dei percorsi diagnostico terapeutici attraverso la promozione di assetti di rete hub & spoke che garantiscono la continuità delle cure.
Per garantire la ripetibilità dei servizi
In tal senso, Regione Veneto prevede di introdurre a breve la possibilità di restituire referti e documenti clinici attraverso la piattaforma ESB di interoperabilità HealthShare direttamente all’interno delle cartelle cliniche degli oltre 400 medici di medicina generale del territorio.
Il tutto permetterebbe di identificare correttamente gli assistiti, di gestire e monitorare i processi sovra-aziendali e di produrre e recuperare i documenti clinici uniformando il parco applicativo e funzionale delle aziende e garantendo la ripetibilità dei servizi.
Tanto che, a partire dal prossimo autunno, Regione Veneto prevede di portare a regime la soluzione su tutto il territorio per garantire la gestione informatizzata di oltre 50 milioni di documenti all’anno.