Interventi "su misura" per un cliente di moda

È l’esperienza del Var Sys-Dat che da anni lavora con l’azienda bergamasca Essenza per gestire la progettazione e l’attività di produzione di capi moda

Aprile 2005, Da piccolo laboratorio artigianale a società di
abbigliamento casual capace di dettare moda dalle prime pagine delle riviste
patinate. In vent’anni, Essenza ha saputo compiere passi da gigante, mantenendo
sempre viva la cura dei particolari tipica di una Pmi. Anche dal punto di vista
tecnologico. A una sala ristoro per i dipendenti con mobili in legno e vista
sui monti, la casa bergamasca affianca, infatti, soluzioni gestionali e di Crm
capaci di accrescere il business, migliorare il lavoro dei dipendenti e la puntualità
nella distribuzione. E se, da un punto di vista stilistico, il merito va riconosciuto
in primis al socio fondatore della società, Gino Epis,
da quello It, la medaglia va appuntata sul petto di Sys-Dat, puntoe del network
di Computer Var.
Il system integrator milanese segue, infatti, da oltre dodici anni il progetto
di crescita di Essenza, affiancandola nelle scelte e affinando le soluzioni
a misura del cliente, secondo il principio del taglio sartoriale.


La storia della società orobica inizia nel 1983, esclusivamente con il
commercio di capi di abbigliamento all’ingrosso. Nel 1986 arriva la svolta verso
la confezione dei modelli, con l’acquisto dei tessuti e la realizzazione dei
pezzi su richiesta dei clienti, «fino alla creazione del marchio Wonder
– spiega Tiziano Verzeroli, socio procuratore di Essenza -,
riprendendo il nome che la ditta aveva a quei tempi». Altro anno
importante nella genesi di Essenza è il 1989, quando, in seguito allo
sviluppo della catena di produzione, l’azienda ha sentito l’esigenza di ampliare
la propria gamma d’offerta (fino a quel momento improntata principalmente al
pantalone), facendo crescere a una decina di persone il numero dei collaboratori.
«Per dare una nuova impronta al mercato – prosegue Verzeroli
-, siamo partiti con una linea giovane di giubbotti e abbiamo ideato il
brand Essenza (l’azienda a quei tempi era ancora Wonder – ndr). Abbiamo pure
iniziato a interfacciarci con piccoli rappresentanti per gestire la catena distributiva»
.
Nel 1995, anche in seguito all’acquisto di un nuovo stabilimento, sempre a Cerede
(Bg), la società ha iniziato a occuparsi di total look, a effettuare
ricerche mirate sui materiali e a servire il mercato al dettaglio.

Il fashion firmato It
Ma è il 1996 a rappresentare la pietra miliare di Essenza, con la strutturazione
di una rete vendita diffusa sul territorio italiano e il primo vero investimento
tecnologico.
«Agli albori – dice ancora Verzeroli – il nostro approccio
It si limitava a un semplice programma di contabilità. In seguito, siamo
approdati a un software specifico per l’abbigliamento all’ingrosso che girava
su Unix. Le successive esigenze di gestione magazzino ci hanno fatto, però,
propendere per un cambiamento»
.
In seguito a un inatteso ritorno nella raccolta ordini, Essenza si è
trovata nell’emergenza di improntare un sistema informativo in grado di sostenere
l’attività crescente. La scelta è ricaduta sull’installazione
di un As/400 con i programmi Sysconf per la parte gestionale e Goldenlake per
la contabilità. «Dopo aver preso informazioni su alcune società
specializzate nel nostro campo, che potessero seguirci nel processo, ci siamo
rivolti a Sys-Dat
– puntualizza il manager – e da allora il rapporto
prosegue», all’insegna della collaborazione costante. Una risorsa del
system integrator milanese, per esempio, visita regolarmente, più volte
a settimana, gli uffici bergamaschi di Essenza, seguendo l’evoluzione delle
richieste e aggiornando il software. «In questo periodo –
illustra
l’interlocutore – stiamo valutando insieme le modifiche da apportare al
programma di fatturazione, che negli anni ha subito alcuni cambiamenti e personalizzazioni
e va, quindi, rivisto»
. Gli investimenti fatti sono sempre andati
nella direzione di un accrescimento delle funzionalità del software e
del completamento della catena del valore, tra cui la gestione di magazzino.
«Quando siamo partiti – precisa il manager – utilizzavamo
la procedura box cliente sviluppata da Sys-Dat (la merce è allocata in
una parte specifica del magazzino per essere spedita – ndr) in quanto il parco
clienti era limitato. La sua crescita, anche verso l’estero, ha però
introdotto il prelievo tramite picking»
.
Alle soglie del 2000, Essenza ha iniziato a produrre e a commercializzare le
proprie linee anche oltreconfine. E se la rete di vendita riguarda la sola Europa,
la produzione si concentra nei Paesi dell’Est (in conto lavoro), in Tunisia,
in Turchia e in Asia. «A oggi – annota Verzeroli -, il prodotto
può essere considerato "style in Italy", ma non più
made in Italy e raggiunge un totale di due milioni di capi all’anno»
.

21 negozi di proprietà
Degli aspetti distributivi si occupa Essenza Store (struttura che segue i 21
negozi di proprietà), mentre Essenza Spa si dedica alla parte industriale
e commerciale. Globalmente, le due società fatturano circa 40 milioni
di euro. Ma la rete logistica comprende anche piccoli magazzini situati nella
zona, importanti soprattutto nella stagione invernale, e un deposito a Cernusco
sul Naviglio (Mi), punto di riferimento per il parco clienti.
«Col tempo, per entrambe le società, siamo passati alla nuova
versione del software gestionale e-Sysconf
– continua Verzeroli – e
per la parte contabile abbiamo adottato le Acg. Per il magazzino, l’introduzione
del prelievo tramite picking ci ha portato a scegliere un software diverso,
interfacciato con quello in uso, che comunica con dei terminali in radiofrequenza»
.
Il collegamento con i piccoli depositi satellitari avviene tramite e-mail e
il centro di Cernusco è collegato via Vpn, con connessione remota.
Il passaggio da Sysconf a e-Sysconf è avvenuto nel 2003 e, per alcuni
aspetti, è ancora in fase di consolidamento, principalmente per le nuove
procedure introdotte.


«Quando emettiamo una nuova release del sistema – interviene
Matteo Neuroni, partner di Sys-Dat -, apportiamo dei miglioramenti
sia dal punto di vista dell’architettura, sia da quello funzionale, considerando
processi che in precedenza non venivano gestiti. Si cerca di considerare quanti
più aspetti possibili, per definire uno standard, evitando, quindi, personalizzazioni
che, al di là dei costi, richiedono di essere allineate nei rilasci successivi»
.

Da richiesta a ordine
Nel 2002, Essenza ha installato Crm Fashion, che gestisce il canale distributivo
via Internet (costituito da 50 agenti e distributori) e permette di inserire
gli ordini, ma anche di consultare le giacenze di magazzino dei prodotti finiti,
di ricevere fatture in formato elettronico, monitorare la situazione contabile,
gli insoluti, il flusso delle bolle e delle spedizioni. Il gestionale invia
sul server Web solo le combinazioni possibili di modelli, taglie e colori vendibili.
Successivamente, l’ordine arriva in sede e, se corretto, entra direttamente
nel monte ordini, in caso contrario viene filtrato e controllato e solo allora
inserito nel gestionale. «L’integrazione è bidirezionale tra
server Web (un xSeries, gestito in housing – ndr), Crm Fashion ed e-Sysconf

– approfondisce Verzeroli -. Qualsiasi variazione viene automaticamente
traslata sul server Web. Per esempio, finché non si esce con una collezione,
i modelli possono subire modifiche e quindi è necessario uno scambio
di informazioni con la rete di vendita. Gli stessi listini subiscono variazioni
fino al giorno del lancio. In tal modo, gli agenti sono sempre aggiornati»
.
E questo costituisce un aspetto peculiare per Essenza, che ritiene fondamentale
poter fornire al proprio canale (circa quaranta agenti, compresi quelli attivi
all’estero) visibilità sull’evoluzione dell’informazione, in modo autonomo,
senza alcun intervento da parte della casa madre, fornendo in tempo reale i
dati sul prodotto e sui tagli, la scheda tecnica, oltre alla visibilità
sulle materie prime. Vanno, tuttavia, ancora superate delle difficoltà
culturali di base, modificando lo spirito e il modo di lavorare degli agenti,
per giungere a utilizzare esclusivamente il pc, anche in fase di inserimento
ordine, avendo certezza dei colori e dei codici.
«Attualmente, già il 90 per cento degli ordini proviene direttamente
da Crm Fashion, al contrario di quanto accadeva fino a qualche tempo fa, quando
buona parte del personale era dedicata all’inserimento ordini, con elevato rischio
d’errore»
commenta Neuroni.

Uno studio rivelatore
Nel luglio del 2003, sempre in collaborazione con Sys-Dat, la società
ha effettuato un’analisi per individuare le aree su cui intervenire. E ora Essenza
si sta concentrando su due progetti: il Supply chain management (in fase di
avanzamento), che punta anche all’integrazione con i laboratori a monte (fornitori
di conto lavoro e di materie prime), e la Business intelligence (in fase di
analisi), per elaborare informazioni provenienti sia dal gestionale, sia dai
software dipartimentali per effettuare simulazioni. Il magazzino rappresenta
un aspetto molto delicato, che Essenza non ha ancora automatizzato completamente,
cercando il compromesso fra strumenti It ed elasticità. «La
radiofrequenza è stata adottata solo nei depositi centrali
– continua
Verzeroli -, per gli altri stiamo valutando. Sta, poi, nascendo l’esigenza
di controllare il prodotto in rimanenza a fine stagione, seguendo la strada
di aprire un outlet. A quel punto l’Rfid diventerebbe allettante ma, per ora,
i costi sono ancora troppo alti»
.
Per l’esattezza, sono 40 i laboratori produttivi gestiti dal modulo Scm
Fashion e di questi, l’80 per cento circa si trova all’estero. In
realtà, non tutti potranno rientrare nel progetto in quanto si tratta
di realtà molto piccole.
«Sono mosse scaturite sia da suggerimenti di Sys-Dat, sia dall’esigenza
interna di completare il sistema informativo
– conclude Verzeroli -. Stiamo
anche procedendo a installare un software Pdm»
.

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