Forrester anticipa l’andamento degli investimenti in informatica nel 2009 a livello mondiale. Che chiuderanno a -3%, ma con qualche spiraglio nel corso dell’anno.
In questi tempi di crisi, non è certo strano che la domanda ricorrente sia: “ma quando finirà?”. E non è certo strano che tocchi agli analisti, coloro che le crisi dovrebbero anticiparle, prevederle e studiarle, cercare di guardare oltre.
In questo caso spetta a Forrester, che traccia una prima previsione sull’andamento della spesa It nel corso del 2009.
Rispetto al 2008, l’anno dovrebbe chiudersi con segno negativo: -3% a 1,66 trilioni di dollari, in controtendenza rispetto al +8% del 2008 e rispetto ai sette anni di continua crescita precedenti.
Se il dato di primo acchito non è certo positivo, le note delle quali lo correda Forrester aiutano a guardarlo con occhio diverso.
“La recessione economica negli Stati Uniti e nelle altre grandi economie inizierà a cessare nella seconda metà del 2009”, sostiene infatti la società. E per i fornitori It il mercato comincerà a mostrare segni di miglioramento nel 2010, anche perchè, diversamente da quanto accaduto negli anni scorsi, non si vedono in questo frangente mercato con crescite significative tali da compensare la decrescita in atto.
Naturalmente restano le differenze per macroregioni, per cui se l’Europa Occidentale e Centrale mostrerà una crescita complessiva nella spesa It pari all’1,3%, l’Europa dell’Est, il Medio Oriente e l’Africa vedranno una crescita del 5%. Segnali positivi, se parametrati sull’euro, trasformarsi in negativi se la valuta di riferimento resta, come è, il dollaro.
Proseguendo nella sua analisi, Forrester esamina i diversi comparti di spesa. Penalizzati, e fortemente, saranno soprattutto gli acquisti di pc, server e dispositivi per lo storage, destinati a scendere del 4% a 434 miliardi di dollari.
Bene invece gli acquisiti software (388 miliardi, pari al 2008), mentre per router, switch, Pbx, videoconferenza e unified communications dovrebbero registrare un -3% a 353 miliardi di dollari.
In calo anche servizi It globali e outsourcing.